Masterchef Italia 7: il riassunto della terza puntata. Eliminate Simonetta e Tiziana!

Masterchef, settima edizione: chi ha spiccato e chi non è stato all’altezza, il racconto della terza puntata. Per i venti migliori cuochi amatoriali d’Italia si sono aperte le porte della cucina di Masterchef. Arrivano anche i primi verdetti, che sanciscono l’eliminazione prima di Simonetta (tradita dall’affumicato) e poi di Tiziana (tradita dai propri nervi).

Il racconto della terza puntata: Simonetta ed il suo piatto “che sembra vasetto di cibo per gatti”.

La prima Mistery Box è a tema portafortuna (lenticchie, peperoncino, riso, melograno, maiale), perfetta per cuochi superstiziosi. Alberto, Joayda e Denise presentano i piatti che incuriosiscono maggiormente i giudici, ma è quello della seconda a risultare vincente.
Joayda segue, quindi, gli chef in dispensa per l’Invention Test. Gli ingredienti tra cui la ragazza può decidere hanno tutti a che fare con il mondo di Antonia Klugmann: la raccolta delle erbe (tarassaco, cicoria selvatica, sambuco, crescione, camomilla e sedano di montagna), l’affumicato (rapa bianca, rapa rossa, topinambur, patata, carne di manzo, di maiale), la frutta (confetture, mostarda, succhi). La scelta cade sugli affumicati, che sono costretti a cucinare anche tutti gli altri concorrenti, con diverse difficoltà. Quella che incontra più difficoltà è Simonetta, la peggiore della manche, che viene eliminata. Fatale, per lei, il piatto che Joe Bastianich ha definito “un vasetto di cibo dei gatti”.Vincitrice dell’Invention test è invece Giovanna, che le telecamere hanno inquadrato più a piangere che a cucinare. Seppur bloccata dalla propria paura di fallire, è una di quelle che ha fatto meglio.

La prima prova in esterna della settima stagione: ci si sposta a Bologna!

La prima prova in esterna di questa settima stagione si gioca a Bologna, casa di Bruno Barbieri. Gli aspiranti chef vengono divisi in due brigate, la blu e la rossa. Giovanna, vincitrice dell’Invention Test, può scegliere sia la brigata (rossa, composta da Eri, Francesco, Simone, Antonino, Marianna, Tiziana, Alberto, Rocco) sia il menù da cucinare (a base di crescentine e mortadella, tagliatelle con ragù e raviole). L’altra squadra, con i concorrenti rimasti, sceglie Davide come proprio capitano e inizia subito a cucinare.

Tra reciproche difficoltà (le tagliatelle troppo larghe da una parte e i tempi dei fritti dall’altra), le due brigate presentano i rispettivi piatti ai 150 bolognesi chiamati qui a giudicare. Entrambi i menù proposti presentano ovviamente degli errori, ma alla fine è quello dei blu a vincere la prova in esterna. I componenti rossi vanno, quindi, tutti al Pressure Test.
I concorrenti devono affrontare tre prove diverse. Nella prima gli aspiranti chef devono abbinare i coltelli ai rispettivi alimenti, nella seconda dimostrare di saperli utilizzare bene, mentre nella terza di riuscire a cucinare bene quanto in precedenza tagliato. Nella sfida finale tra Alberto, Eri e Tiziana è proprio quest’ultima a presentare il piatto peggiore e a dover abbandonare la cucina di Masterchef.

In tutto ciò, l’unico vero personaggio finora emerso è Italo, ex pilota di voli di linea nonché playboy con tanto pochette incorporata. Regala buoni piatti ma massime ancora migliori. Tra cui «ragazzi, attenti alle dita, se ci si taglia un dito si perde molto tempo, e poi si sporca la cipolla».

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