Riforma delle pensioni, oggi 8 gennaio 2018: cancellazione legge Fornero e sostenibilità del sistema

Riforma delle pensioni: la legge Fornero nel mirino. La cancellazione della Legge Fornero è tra gli obiettivi del programma della coalizione politica di centro destra composta Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto Polo. “Cancellazione della legge FORNERO nel programma del centrodestra: missione compiuta”, ha scritto Matteo Salvini, leader della Lega Nord su Twitter, al termine del vertice con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni che si è tenuto ieri ad Arcore.

Riforma delle pensioni e Legge Fornero. Il punto di Roberto Simonetti.

Roberto Simonetti, deputato uscente della Lega Nord e segretario della Commissione lavoro alla Camera, ha affrontato il tema della riforma delle pensioni e della Legge Fornero. “E’ da sette anni, a partire dall’approvazione del Salva Italia di Monti – Fornero del 2011, che la Lega vuole modificare la riforma delle pensioni che ha portato, a partire dal 2019, i lavoratori, sia uomini che donne, a dover compiere i 67 anni di età per potersi congedare dal lavoro e poter così andare in pensione”, ha affermato in un post ufficiale. Simonetti ha aggiunto: “In questa legislatura molte sono state le proposte di legge della Lega, a prima firma del capogruppo Fedriga, mie dirette proposte, decine di miei emendamenti su molti provvedimenti, anche alla legge di bilancio per l’anno 2018 discussa a metà dicembre scorso, che prevedono una radicale trasformazione delle caratteristiche necessarie per poter accedere al sistema pensionistico”.

L’esponente politico ha charito: “La linea da seguire è molto semplice quanto rispettosa della dignità delle persone: dopo 41 anni di lavoro è giusto poter dire basta e non si può obbligare i lavoratori a stare in fabbrica, in cantiere, e in tutti i luoghi di lavoro fino a 67 anni. Abbiamo proposto una pensione di vecchiaia a 63 anni di età con 20 di contributi, unita alla pensione di anzianità con 41 anni di contribuzione, oppure la famosa “Quota 100” da intendersi come somma dell’età anagrafica e contributiva. Ho presentato emendamenti per la proroga di “Opzione Donna” al 2018, la sterilizzazione dell’adeguamenti di vita al 2021. L’ unica risposta che abbiamo ricevuto in Commissione Bilancio dal Governo è stata: “parere contrario”, senza commento, senza nessuna giustificazione”.

Pensioni anticipate: Ape sociale  e volontario nell’analisi di Simonetti.

Rimanendo sempre in tema di pensioni, Simonetti ha mosso delle critiche all’Ape sociale e volontario: “Se il primo dà soddisfazione a certe categorie di lavoratori gravosi, mettendo però in competizione tipologie di lavoro con altre e creando delle discriminazioni inaccettabili, i numeri non confortano però la portata del provvedimento: solo il 7 per cento dei pensionandi potrà usufruire di detto anticipo! La Lega vuole interessarsi e risolvere il problema anche ai restanti 93 per cento dei lavoratori! Per non parlare poi dell’Ape volontario, con il quale il pensionando deve accollarsi un mutuo ventennale con tanto di interessi bancari ed obbligo assicurativo per poter accedere alla pensione … sostanzialmente deve pagarsi due volte un diritto che era già suo, che è già stato onorato attraverso la contribuzione obbligatoria”, ha dichiarato l’esponente leghista”.

“L’unica vera risposta che il Governo ha dato è che ha aumentato l’età lavorativa di ulteriori 5 mesi per l’applicazione delle regole sull’aspettativa di vita, non volendo approvare la sterilizzazione di tale adeguamento, portando il tetto minimo a 67 anni dal 2019, “regalando” così ai nostri lavoratori la medaglia d’oro dei più penalizzati d’Europa, visto che in Germania l’età pensionabile è fissata a 67 anni “solo” dal 2029, o al Regno Unito, ove l’età richiesta per accedere alla pensione è pari a 65 anni, per uomini e donne, a decorre dal 2018, o ancora l’Austria, che pone in quiescenza a 65 anni gli uomini ed ancora a 60 anni le donne, con un aumento progressivo per parificarne l’età pensionabile entro il periodo 2024-2033. Ecco quindi il perché, per serietà, coerenza e dignità verso i nostri elettori, il centro destra non può prescindere dall’abrogazione della Legge Fornero”, ha concluso.

Riforma delle pensioni: cancellazione Legge Fornero e sostenibilità del sistema.

Ogni qualvolta qualcuno parla  di cancellazione della Legge Fornero nell’ambito della riforma delle pensioni, la domanda che segue è quale potrebbe essere l’impatto sulla sostenibilità del sistema previdenziale e come si potrebbero mantenere i conti in equilibrio, in una tale ipotesi. Per Fabrizio Cicchitto di Ap, come riportato da AdnKronos: “Se il centrodestra seguirà il diktat di Salvini sull’abolizione della Fornero sappiamo già come andrà a finire qualora ottenesse la maggioranza e facesse il governo: salterebbe l’equilibrio del sistema pensionistico e ritornerebbe in forza la speculazione facendo aumentare anche lo spread”. Per Cicchitto l’equilibrio finanziario entrerebbe in crisi anche se venisse introdotto il reddito di cittadinanaza del M5S. “Il Centrodestra e il M5s, ciascuno a suo modo, giocano entrambi col fuoco e avanzano proposte del tutto avventuriste”, ha affermato. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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