Riforma pensioni, oggi 9 gennaio 2018: le ultime novità su pensioni anticipate, flessibilità in uscita e precoci

Riforma delle pensioni 2018: gli obiettivi della Uil. In attesa di conoscere la composizione del nuovo Governo dopo le elezioni, il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha chiarito in una nota quali sono gli obiettivi del sindacato per il 2018. “Fisco, lavoro, giovani e previdenza sono i principali capitoli su cui si concentrerà l’azione sindacale della Uil nel 2018: su questi punti, chiederemo un confronto anche ai partiti che si accingono alla competizione elettorale. In particolare, il 2018 dovrà essere l’anno di una grande vertenza fiscale da condurre insieme a Cgil e Cisl: rivendicheremo un forte impegno per un fisco più leggero e per salari e pensioni più pesanti”, ha dichiarato.

Inoltre, bisognerà avviare con l’Esecutivo che verrà la terza fase del confronto sulla previdenza, a partire dai risultati delle due Commissioni istituite per la separazione della previdenza dall’assistenza e per l’individuazione degli altri lavori usuranti e gravosi. Infine, ma non ultimo, chiederemo provvedimenti strutturali a favore dei giovani, affinché trovino lavoro stabile e, soprattutto, non siano più costretti a lasciare il nostro Paese per vedere riconosciute le loro capacità. In questo quadro, sarà fondamentale anche un’azione tesa, finalmente, a ridurre il divario infrastrutturale tra il Nord e il Sud, una delle principali cause della cronica disoccupazione giovanile nel nostro Mezzogiorno”.

Pensioni anticipate e modifiche alla Legge Fornero  tra gli obiettivi della Uil.

Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, ha toccato  il tema della riforma delle pensioni e delle modifiche alla Legge Fornero.”Dobbiamo continuare a cambiare la Legge Fornero”, ha affermato. “Dopo i positivi interventi introdotti grazie all’azione del sindacato, operati negli ultimi due anni, e alle salvaguardie degli esodati, bisogna aprire la fase 3. In questa fase occorrerà affrontare i temi della flessibilità per tutti i lavoratori intorno ai 63 anni, dell’eliminazione di tutte le disparità di genere che penalizzano le donne e della valorizzazione del lavoro di cura. È necessario, inoltre, intervenire sulle future pensioni dei giovani lavoratori e restituire pieno potere d’acquisto alle pensioni in essere”, ha precisato.

Riforma pensioni, modifiche alla Legge Fornero. 

La riforma delle pensioni con l’abrogazione della Legge Fornero è tra i punti del programma elettorale del centro destra formato da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e quarto Polo. Claudio Cominardi deputato del M5S e membro della Commissione lavoro alla Camera, ha commentato su Facebook:”Fermi tutti! Fatemi capire, i primi due a partire da destra HANNO VOTATO A FAVORE DELLA LEGGE FORNERO nella scorsa legislatura, mentre quello senza tacchi a sinistra mi risulta essere loro alleato da sempre”, riferendosi ad una foto che ritrae Silvio Berlusconi, Giorgia MeloniMatteo Salvini.

Pensioni anticipate: Ape sociale e precoci. L’analisi di Cominardi.

Cominardi ha approfondito il tema delle pensioni e dei lavoratori precoci, con particolare riferimento a quelli residenti in Lombardia. “Brescia e Bergamo sono province fondate sul lavoro. O meglio: il loro benessere economico è fondato sul sudore e sulla fatica di migliaia di persone entrate nel mondo del lavoro giovanissime, spesso ancora minorenni. Edili, operai, ambulanti, agricoltori, oppure semplici dipendenti del settore pubblico e privato”, ha affermato. A seguito di un’interrogazione presentata lo scorso dicembre da Davide Tripiedi del M5S, il Ministero del lavoro ha fornito i dati relativi ai lavoratori precoci presenti in Lombardia a seconda delle province. Nella regione  Lombardia risultano 225.825 lavoratori precoci.

Il pentastellato ha sottolineato che le richieste presentate per andare in pensione con l’Ape da parte dei lavoratori precoci bresciani e accettate sono solo 478 (il 3,3% sul totale dei “quota 41+42”), a Bergamo 526 (4,4%). In tutta la Lombardia le richieste accolte sono: 2.713.”Per dirla in altre parole, circa 98 persone su 100 continueranno a lavorare pur avendo sacrificato gran parte della propria vita al lavoro. Solo due riusciranno a tirare un sospiro di sollievo”, ha commentato Cominardi”. I numeri così bassi, per il grillino, sono dovuti ai criteri d’accesso, giudicati troppo restrittivi. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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