Amnistia e indulto, carceri e detenuti, le ultime news al 15 gennaio 2018!

Amnistia e carceri, le ultime news al 15 gennaio 2018: un detenuto si toglie la vita nel carcere di Uta. Un detenuto algerino di 42 anni si è tolto la vita nel carcere di Uta, impiccandosi nella sua cella. Pare che il detenuto sia stato afflitto da problemi di natura psichica, e ciò apre la dolorosa questione dei disagi mentali dei detenuti. A rendere nota la notizia e a parlare della questione è il Giovanni Villa, il segretario generale aggiunto del sindacato Fns Cisl: “Uno dei maggiori problemi in carcere è proprio l’elevato numero di detenuti con disturbi di natura psicologica e psichiatrica e di tossicodipendenza, come quelli ristretti nel reparto Cagliari del penitenziario di Uta . Il livello di assistenza sanitaria è assolutamente inadeguato. A volte, come in questo caso, non sempre riusciamo a salvarli. Questo è dovuto principalmente alla forte carenza di unità: pochi agenti non possono controllare più sezioni. Ben venga l’innovazione con strumenti di ultima generazione, ben venga la sorveglianza dinamica ed il controllo attenuato ma tutto questo non potrà mai sostituire la presenza costante del poliziotto che garantirebbe un costante monitoraggio e quindi interventi celeri a garanzia della vita umana”.

Le ultime newsdal mondo delle carceri ad oggi,15 gennaio 2018: la situazione nel carcere di Trieste.

Il carcere di Trieste ha una nuova direttrice: si tratta di Irene Iannucci, in passato già vicedirettrice. Sono tanti i problemi che si trova ad affrontare la nuova direttrice. Il carcere di Trieste è afflitto dal problema del sovraffollamento: la capienza del carcere è fi 143 posti, ma la struttura ospita al momento 213 detenuti , di cui 123 sono stranieri. Irene Iannucci ha rilasciato un’intervista al giornale triestino Il Piccolo, in cui ha parlato del sovraffollamento e della situazione in cui ha trovato la struttura detentiva: “Il sovraffollamento è divenuto ormai cronico e da due anni è profondamente cambiata la popolazione detenuta. Assistiamo a un innalzamento del numero di stranieri, obbligando anche l’istituzione penitenziaria a un confronto con costumi, culture e, soprattutto, lingue diverse”. Irene Iannucci ha inoltre parlato dei corsi di formazione che si tengono all’interno del carcere triestino. È attivo un corso di scuola media, uno di educazione civica ed è inoltre attivo un corso di italiano per stranieri, indispendabile per la loro integrazione. Sono inoltre attivi dei corsi di formazione professionale, come ad esempio i corsi di ristorazione, di edilizia e tanti altri, ed a breve partirà un importante progetto che riguarda la produzione e la commercializzazione di pasticcini. “I corsi”, fa sapere la direttrice, “sono finanziati dalla Regione e dal Fondo sociale europeo”. Qui puoi trovare tutte le ultime news su amnistia, indulto e carceri.

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