Facebook: a decidere quali sono le fonti di notizie affidabili saranno gli stessi utenti!

Mark Zuckerberg ha delegato la selezione dell’autorevolezza di una fonte di notizia agli utenti. La rivoluzione di Facebook per contrastare le fake news, rivolgendosi direttamente ai suoi milioni di utenti e soprattutto al loro giudizio per individuare le fonti di notizie affidabili. Dunque, il social darà priorità maggiore alle fonti in base al grado di fiducia dato dagli utenti. Ha spiegato il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg in un post pubblicato sulla sua pagina personale: «Ho chiesto ai nostri team di garantire la priorità a informazioni affidabili, (effettivamente) utili e locali.

Ora chiederemo (agli utenti) se conoscono la fonte che pubblica le informazioni e, in caso affermativo, se si fidano di quella fonte». Aggiunge Zuckerberg: «L’idea è che alcuni media siano considerato affidabile solo dai loro lettori o spettatori, mentre altri godano di un più ampio grado di fiducia nella società, anche da coloro che non li seguono direttamente. Questa nuova funzione non cambierà la quantità di informazioni che vedi su Facebook, ma cambierà solo il bilancio delle informazioni a favore di fonti considerate affidabili dalla comunità degli utenti». Si tratta, dunque, di raccogliere pareri e suggerimenti sul livello di fiducia nelle diverse fonti di informazione, creando quindi una sorta di ‘ranking’ delle testate per autorevolezza e sulla base di questo deciderne la diffusione.

Le critiche alle nuove decisioni di Mark Zuckerberg.

Alcuni giornalisti, hanno già criticato questo nuovo sistema annuciato da Faceook. Ad esempio, Tom Gara, editorialista di BuzzFeed News, ha scritto sul suo profilo Twitter: «Sembra un’ottima notizia per i media che non sono odiati né da una parte né dall’altra». Gara ha poi aggiunto: «È strano, avrei giurato che tutta questa crisi fosse arrivata perché gli utenti non erano capaci di giudicare accuratamente l’affidabilità delle notizie su Facebook». Invece Will Oremus di Slate ha scritto: «terribilmente semplicistico e ingenuo».

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