Pensioni 2018: una sentenza condanna l’Inps al ricalcolo degli assegni…

Pensioni, una sentenza contro l’Inps. L’Inps dovrà ricalcolare le pensioni di quattro operai e corrispondere loro le differenze per 37.000 euro. Questo l’esito di una sentenza della sezione Lavoro del Tribunale di Palermo. Come segnalato da Inca, quattro operai metalmeccanici palermitani, in mobilità da quando hanno maturato il diritto di andare in pensione, hanno vinto una causa contro l’Inps per la rideterminazione dell’importo dell’assegno. L’Inps, nel calcolo, aveva preso a riferimento l’indennità del periodo della mobilità. Invece, secondo i giudici della sezione Lavoro del Tribunale di Palermo, il conto va fatto sulla base della retribuzione effettiva percepita prima della mobilità.

La sentenza del Tribunale di Palermo.

L’Inps è stato condannato a corrispondere ai ricorrenti la differenza tra la pensione erogata e quella dovuta. Uno dei lavoratori avrà 22.534,71 euro, gli altri tre 8.127,19 euro, 2.651,36 euro, e 4.366,56 euro ciascuno,  per un totale di 37.600 euro.”E’ una sentenza storica, che riconosce un importante diritto in materia di pensione negato dall’Inps. Tantissimi altri lavoratori nelle stesse condizioni potranno rivendicare questo diritto”, hanno affermato il segretario generale Cgil Palermo, Enzo Campo e gli avvocati legali convenzionati con il patronato Inca-Cgil che hanno seguito il caso. Il Tribunale ha riconosciuto che la retribuzione da prendere a base per il calcolo della pensione, per il lavoratore che matura il diritto ad andare in quiescenza durante un periodo di mobilità di durata superiore a un anno, è quella dei dodici mesi di lavoro precedenti l’inizio del trattamento di mobilità.

L’avvocato Palma, presidente, tra l’altro, dell’Adap, associazione degli Avvocati Previdenzialisti ha commentato: “Verosimilmente l’Inps non ha applicato il diritto riconosciuto nella sentenza nei confronti di tutti i lavoratori, a prescindere dalla categoria di appartenenza” ed ha aggiunto: “Chi vuole opporsi ha tre anni e 300 giorni di tempo da quando ha ricevuto il provvedimento di liquidazione della pensione. E’ possibile recarsi al patronato per le verifiche”.Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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