Riforma pensioni:: ultime novità su flessibilità in uscita, revisione legge Fornero ed Inps

Riforma delle pensioni 2018:il programma del partito democratico. Il Partito democratico in vista delle elezioni politiche del 4 marzo ha diffuso ieri il proprio programma elettorale. Per quanto riguarda nello specifico la riforma delle pensioni, il Pd ha precisato:”Vogliamo dare piena attuazione all’accordo tra governo e sindacati del 2016. Rendendo strutturali e ampliando le platee degli strumenti di flessibilità in uscita, sia quelli a carico dello Stato per chi è in condizioni di bisogno (Ape sociale, precoci), sia quelli che comportano un costo per chi decide di andare in pensione prima (Ape volontaria, Opzione donna). E vogliamo prenderci cura del futuro, introducendo una pensione contributiva di garanzia per i giovani con carriere discontinue e redditi bassi”.

Riforma delle pensioni e bilancio dell’Inps.

In tema di riforma delle pensioni ed Inps, Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, ha commentato i dati contenuti nella Relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria dell’Inps per il 2016. “I dati di bilancio dell’Inps, per quanto concerne la gestione finanziaria degli interventi previdenziali e in particolare quelli rivolti ai lavoratori dipendenti, evidenziano una situazione di equilibrio e dei sostanziali miglioramenti contabili a causa dei tagli alle prestazioni effettuati in questi anni, e ci danno la conferma che è possibile operare modifiche al nostro sistema previdenziale”, ha dichiarato.

“Il chiarimento operato dalla norma della legge di bilancio per il 2018 sulla natura definitiva dei trasferimenti dello Stato all’Istituto, che prima venivano considerati impropriamente debiti dell’Inps con il risultato di evidenziare passività inesistenti, ha parzialmente risolto un problema sollevato più volte dal Civ e dalle organizzazioni sindacali”, ha precisato Ghiselli. “Se ora si proseguirà nella direzione di una maggiore trasparenza del bilancio previdenziale valutando diversamente sia le spese di natura assistenziale che le imposte – prosegue – si avrà la conferma che, anche dal punto di vista delle compatibilità economiche, vi sono le condizioni per apportare al sistema previdenziale quelle modifiche strutturali necessarie a superare le innumerevoli storture e rigidità della legge Monti-Fornero”.

“Permangono invece notevoli problemi dal punto di vista della gestione complessiva dell’Istituto, come ribadito e evidenziato dalla Corte dei Conti”, aggiunge il segretario confederale della Cgil. “Problemi che rendono necessario un intervento urgente sulla sua governance, superando la stagione della centralizzazione dei poteri e rafforzando il ruolo di indirizzo e controllo di chi rappresenta i contribuenti del sistema, ovvero i lavoratori e le imprese”, ha concluso.

Per Domenico Proietti, segretario confederale della Uil:”La Corte dei Conti conferma quanto ripetutamente sostenuto dalla Uil in questi anni che la concentrazione di tutti i poteri al Presidente dell’Inps «non si è mostrata sufficiente a conferire all’Istituto migliore equilibrio». È la conferma che un uomo solo al comando del più grande ente previdenziale europeo non ha prodotto risultati positivi”. Per il leader sindacale:”C’è una chiara responsabilità delle forze politiche che non hanno affrontato con tempestività questo problema a fronte dei ripetuti e reiterati inviti delle Parti sociali”.

La Uil chiede a tutte le forze politiche di impegnarsi “a varare nei primi mesi della nuova legislatura una riforma della governance dell´INPS, rafforzando un sistema duale con una chiara e precisa definizione dei compiti dell’organo di gestione nominato dal Governo e di quelli del comitato di indirizzo e vigilanza, dove siedono i rappresentanti delle forze sociali, che devono essere concreti ed esigibili” “L´obiettivo è quello di fare dell´INPS un ente efficiente, efficace e partecipato”, ha sottolineato Proietti.

Riforma delle pensioni e ricambio generazionale nell’agricoltura. 

Si è svolta ieri a Firenze l’assemblea regionale dell’Associazione Nazionale Pensionati della Toscana. Nel corso dei lavori si è discusso di pensioni e di ricambio generazionale in agricoltura. “Il tema dell’affiancamento per il ricambio generazionale in agricoltura”,  ha sottolineato il presidente Anp Alessandro Del Carlo, “si fonda sul ruolo dell’anziano che aiuta, collabora, sostiene, insegna, forse anche rimprovera, ma comunque favorisce l’inserimento del giovane agricoltore. Se questo ruolo è considerato, anche dalla legge, un valore, ciò deve valere anche per il resto delle funzioni svolte anche quando queste non sono più propriamente produttive. Comunque, anche qui intendiamo ribadire il nostro impegno all’attuazione della legge, proposta insieme ad Agia, che prevede appunto l’affiancamento per favorire il ricambio generazionale nelle aziende agricole”.

E sul ruolo degli anziani? “Se come da più parti si sostiene”, ha proseguito Del Carlo, “gli anziani sono una risorsa sociale e culturale, è necessario che la società si organizzi e sia coerente, che metta nelle condizioni le persone anziane di esprimere tutte le potenzialità e la ricchezza sociale e culturale di cui sono portatrici. Per noi questo è un argomento sensibile, per il quale da anni ormai rivolgiamo il nostro impegno, in particolare per valorizzare la memoria e i valori della cultura contadina da trasferire alle nuove generazioni di agricoltori e di cittadini”.

All’assemblea Anp  si è parlato del tema delle pensioni e il sistema pensionistico. “Rivendichiamo con orgoglio le iniziative e le battaglie sociali di questi ultimi anni per l’aumento delle pensioni basse”, ha aggiunto Del Carlo. “Un ulteriore azione e impegno che intendiamo dichiarare riguarda il tema delle future  pensioni degli agricoltori e dei lavoratori autonomi“ha precisato, ma anche delle politiche sociali e welfare di comunità.Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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