Amnistia e indulto, carceri e detenuti, le ultime news ad oggi 5 febbraio 2018!

Le ultime news dal mondo delle carceri ad oggi, 5 febbraio 2018: un detenuto si toglie la vita a Lecce. Un nuovo caso di suicidio si è verificato nelle carceri italiane, stavolta a Lecce: qui, come riporta leccenews24.it, un detenuto di nazionalità marocchina si è tolto la vita all’interno della sua cella, legando un tessuto elastico alle sbarre della finestra. Appena si è reso conto dell’accaduto, il personale di polizia penitenziaria ha immediatamente provato a soccorrere il detenuto ed ha chiamato il 118, ma non si è potuto far altro che constatare il decesso.

A parlare della terribile vicenda è Domenico Mastrulli, il  Segretario generale nazionale del sindacato autonomo Co.s.p., attraverso una nota: “Qualsiasi decesso nelle prigioni italiani è sempre una sconfitta dello Stato,una vita in meno, un fallimento sul piano della sicurezza detentiva. Alla base di ogni decesso negli istituti di pena italiani che contano oltre 58mila detenuti c’è il sovraffollamento. In Puglia abbiamo superato la soglia dei 3mila 400 ristretti contro una capienza di 2.300 posti letto e un organico insufficiente a garantire la sicurezza.

Amnistia e carceri, le ultime news al 5 febbraio 2018: risarcimento e sconto di pena per un detenuto costretto a vivere in situazioni degradanti. 

Un detenuto che sta scontando la pena nel carcere di Fuorni, a Salerno, ha ottenuto dal Giudice dell’ufficio di Sorveglianza trentasette giorni di riduzione di pena e otto euro a titolo di risarcimento in quanto costretto a scontare la sua pena in gravi situazioni di sovraffollamento sia quando era nel carcere in Calabria, sia a Salerno. Il detenuto in Calabria è stato costretto a vivere in uno spazio inferiore ai tre metri quadri, e per questo è stato presentato ricorso dall’avvocato Francesca Vista. Ottenuto lo sconto di pena ed il risarcimento, l’avvocato ha così commentato: “Non posso che esprimere viva soddisfazione per questo provvedimento e la sensibilità umana che ha ispirato il magistrato perché, per la prima volta, vengono accertate le condizioni detentive all’interno della casa circondariale di Salerno, in violazione dell’articolo 3 della Corte europea per i diritti umani. Auspico, pertanto, un intervento del legislatore sul delicato tema del sovraffollamento carcerario affinché vengano individuati con chiarezza i criteri per il calcolo dello “spazio minimo vitale” e sull’interpretazione evolutiva della giurisprudenza di legittimità nazionale”.

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