Matteo Renzi annuncia le sue dimissioni da segretario del Pd dopo la sconfitta elettorale!

Il segretario del Pd Matteo Renzi ha annunciato le sue dimissioni. Ieri nel tardo pomeriggio il segretario del Pd, Matteo Renzi, durante la conferenza stampa nella sede del partito a via del Nazareno a Roma, ha annunciato le sue dimissioni dopo la grande sconfitta avuta alle elezioni politiche. Con questa dichiarazione Renzi: “Lascio la guida del Pd, doveroso aprire una pagina nuova“. Ma subito precisa che resterà in carica fino alla composizione delle Camere e alla nascita del nuovo governo.

Matteo Renzi annuncia le dimissioni ma le posticipa fino alla nascita della nuova legislatura.

Da queste dichiarazioni si evince che sarà proprio Renzi a guidare le consultazioni al Quirinale. Renzi ha poi dichiarato durante la conferenza stampa: “Saremo all’opposizione, il Pd non sarà mai il partito-stampella di un governo di forze anti-sistema“. E ha aggiunto: “Da Di Maio e Salvini ci dividono tre elementi chiavi: il loro anti-europeismo, la loro anti-politica e l’odio verbale che hanno avuto contro i militanti democratici“. Ha continuato, non ci sarà quindi: “nessun inciucio, il vostro governo lo farete senza di noi. Provate se ne siete capaci, noi faremo il tifo per l’Italia“. Poi Matteo Renzi ha ribadito i successi del governo di centrosinistra: “Siamo orgogliosi dei nostri risultati, ora riconsegnamo le chiavi convinti che di aver contribuito a creare un Paese migliore. Il nostro errore è stato non votare nel 2017“. Riguardo alla scelta del prossimo segretario del Pd Matteo Renzi ha detto: “Non deve essere espressione di caminetti ristretti” e ha richiesto nuovamente le primarie. Nel futuro di Renzi: “Il senatore semplice”.

Il malcontento del PD per le dimissioni “congelate” di Matteo Renzi.

Le dimissioni posticipate di Renzi hanno scatenato il malcontento nel PD. Luigi Zanda, il capogruppo dem al Senato ha detto: “La decisione di Matteo Renzi di dimettersi e contemporaneamente rinviare la data delle dimissioni non è comprensibile. Serve solo a prendere ancora tempo. Le dimissioni di un leader sono una cosa seria, o si danno o non si danno. E quando si decide di darle, si danno senza manovre. Quando Veltroni e Bersani si sono dimessi lo hanno fatto e basta. Un minuto dopo non erano più segretari”.

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