Riforma delle pensioni 2018. Le ultime novità su pensioni anticipate e flessibilità in uscita

Riforma delle pensioni: legge Fornero e uscita dal mondo produttivo. L’ex ministro del lavoro Cesare Damiano ha commentato le dichiarazioni di Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative a proposito della riforma delle pensioni. “Ha ragione Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, quando afferma che occorre correggere la legge Fornero mettendo in discussione la soglia di uscita dal mercato del lavoro”, ha affermato l’esponente dem.

“Nel corso della campagna elettorale sono state fatte molte promesse di ‘cancellazione’ della legge previdenziale del Governo Monti. Dalle parole adesso si passi ai fatti, come è avvenuto nella passata legislatura (con le 8 salvaguardie, Opzione Donna e l’APE sociale, per citare alcuni esempi), e si completi l’opera iniziata cinque anni fa”, ha dichiarato Damiano.

La riforma delle pensioni secondo Cesare Damiano.

“Le prime cose da fare nella prossima legislatura, a nostro avviso, sono: rendere strutturale l’anticipo pensionistico a 63 anni (che scade alla fine del 2018) e andare oltre le 15 categorie dei lavori pesanti che beneficiano della normativa; risolvere definitivamente il problema degli ‘esodati’ con una nona salvaguardia; proseguire la sperimentazione di Opzione Donna; rendere possibile l’accesso alla pensione con 41 anni di contributi e indipendentemente dall’età, cancellando gli attuali paletti previsti dall’APE”, ha sottolineato Damiano.

“Sarebbe un passo avanti importante”, ha precisato. “Se nell’ultima legislatura abbiamo restituito più di 20 miliardi di euro al sistema pensionistico per un suo miglioramento, uno sforzo almeno analogo lo dovrebbe compiere il nuovo Governo”, ha precisato Damiano. “Soprattutto chi, nella campagna elettorale, si è speso sulla necessità di una correzione radicale del sistema pensionistico”, ha concluso. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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