Prima seduta per le votazioni presidenze delle Camere: scontro tra M5S e Forza Italia

La prima seduta della 18ma legislatura per le votazioni dei presidenti di Camera e Senato. Oggi, 23 marzo 2018, si svolgono le prime votazioni per l’elezione dei presidenti della Camera e del Senato. Molto probabilmente i presidenti non verranno eletti oggi, in quanto tutti i partiti voteranno scheda bianca. Il primo nodo da sciogliere è la candidatura del centrodestra di Paolo Romani come presidente del Senato che ha ottentuto il netto rifiuto del M5S.

La prima seduta per le votazioni della presidenza delle Camera e Senato.

La giornata è iniziata con la richiesta, da parte del capogruppo uscente del Pd Ettore Rosato, di “resettare” ogni trattativa per l’elezioni dei presidenti. Poi il centrodestra è tornato a riunirsi in un nuovo vertice tra Berlusconi-Salvini-Meloni dove è escito nuovamente il nome di Paolo Romani. È a questo punto Luigi Di Maio ha proposto una riunione tra tutti i capigruppo e ha ribadito il “no” del M5S al capogruppo FI, definendolo “indagato ed invotabile“.

Il leader politico del M5S ha ribadito quanto già detto non ci sarà nessun accordo su Paolo Romani ma neanche su un eventuale patto con il Pd: «Io un Nazareno bis non lo farò mai, non porterò mai il M5S a fare una cosa del genere».

Tutti i gruppi parlamentari hanno fatto sapere che voteranno scheda bianca. M5S voterà scheda bianca alla prima votazione sia alla Camera sia al Senato, com ha spiegato il capogruppo al Senato Danilo Toninelli: «non scendiamo a compromessi a ribasso e non accetteremo ricatti. Non riabilitiamo Silvio Berlusconi». Dunque, l’elezione della seconda e terza carica dello Stato sarà rinviata almeno a sabato.

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