Fabrizio Frizzi: le dichiarazioni ed il ricordo di Massimo Giletti

Fabrizio Frizzi è scomparso a 60 anni per una emorragia cerebrale. Dal 23 ottobre scorso, quando Frizzi è stato colpito da un’ischemia prima di una puntata dell’Eredità, si è parlato a lungo delle sue condizioni di salute, avvolte come ovvio nel massimo riserbo. In queste ore i colleghi di Frizzi e personaggi del mondo dello spettacolo si stanno stringendo attorno alla famiglia del conduttore. Lo ricorda anche Massimo Giletti, suo amico.

L’emorragia cerebrale seguita all’ischemia che lo colpì in ottobre è stata fatale per Frizzi. Massimo Giletti lo ricorda.

Il presentatore era stato colpito da un’ischemia a ottobre durante la registrazione di una puntata de L’Eredità. Si era però ripreso per apparire in televisione proprio nel programma appena dopo due mesi. Poi ieri l’emorragia cerebrale conseguente l’ischemia che ne ha provocato la morte. Tra i colleghi che hanno voluto ricordare Fabrizio Frizzi davanti l’ospedale c’è anche Massimo Giletti che ha dichiarato: “Questa mattina sono stato a dargli l’ultimo saluto alla camera ardente. È andato avanti a lavorare senza far pesare a nessuno il dolore profondo di sapere che la vita per lui era un arco molto più breve di quello che tutti noi potessimo immaginare”.

Poi ha voluto ricordare il Fabrizio “uomo”, lontano dalle telecamere: “Sarà davvero come lo vediamo in tv?”. Lui era così, uno dei pochi a essere così: era quello che appariva con la sua ingenuità, la sua fanciullezza, la sua serietà e la sua professionalità. Nel 1996 conducevo Telethon per la prima volta. Era un esordio molto importante per me che ero giovanissimo, mentre lui era già un conduttore affermato. Durante la fotografia di rito per la stampa, dove c’erano tanti nani e ballerine della tivù che sgomitavano per starmi vicino, lui si mise dietro. Questo era Fabrizio: uno perbene, cosa rara in questo mondo. Molto spesso ha anche pagato per questo. Però la gente lo amava e lo ama ancora”.

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