Riforma pensioni 2018. Le ultime novità sulla proroga di Opzione donna

L’esponente del Partito democratico Cesare Damiano ha chiarito quali sono, a suo a suo giudizio, i punti sui quali bisognerebbe intervenire nella riforma delle pensioni 2018. “Essendo estremistica la posizione che vorrebbe abolire la ‘legge Fornero’, e questo lo sanno il Movimento 5 Stelle e la Lega, non possiamo esimerci dal proporre anche noi nuove correzioni, dopo quelle fatte nella scorsa legislatura dal Pd e che hanno consentito di restituire 20 miliardi di euro ai pensionati”, ha dichiarato.

“A Di Maio e Salvini chiederei di aggiungere altri 20 miliardi, anche a rate, per la nona salvaguardia, per continuare la sperimentazione di Opzione Donna, per rendere strutturale l’Ape sociale e per consentire, a chi ha 41 anni di contributi, di poter andare in pensione”, ha precisato l’ex ministro del lavoro.

Il Movimento Opzione Donna vorrebbe maggiori chiarimenti sulla “proroga di Opzione donna”. “Fintanto che non ci sarà formalmente comunicato dall’attuale segretario, Maurizio Martina, quale termine il PD intenda fissare per prorogare il regime sperimentale Opzione Donna, tutte queste sono parole, solamente parole, inutili parole”, ha affermato Lucia Rispoli, amministratrice del Movimento Opzione Donna.

Rispoli chiede che si superi la fase delle dichiarazioni generiche e si chiarisca la posizione del Partito democratico in merito alla proroga di Opzione donna. “E’ doveroso prorogare ora il regime sperimentale Opzione donna ex lege 243/2004 al 31.12.2018 per tutte le donne. Se intendete prorogare solo approvando il cumulo gratuito e mantenendo fermo il termine al 31.12.2015 abbiate allora il coraggio di dire la verità e smettete di raccontare la favola della proroga”, ha puntualizzato.

Pensioni anticipate: quota 41 e Opzione donna a 63 anni.

Rimanendo in tema di pensioni anticipate, Lucia Rispoli ha chiarito il motivo per il quale la soluzione per andare in pensione anticipatamente per le donne non può essere Quota 41. “Il post è non è un post critico della misura 41 per tutti! Nessuno ritiene che 41 per tutti non sia indispensabile come misura pensionistica per superare la legge Fornero. Il problema è che se non viene approvata contemporaneamente una misura “di flessibilità “per le donne, quale Opzione Donna, avranno creato un’ altra forma pensionistica irraggiungibile per le donne (adulte e giovani), alla luce delle attuali condizioni di welfare e di occupazione. Le lavoratrici che oggi hanno raggiunto i 40 anni lavorativi potranno certamente attendere il raggiungimento della pensione con i riformati “41 anni”. Personalmente ritengo che, in mancanza di una seria riforma del welfare, nessuna giovane donna ( e uomo) potrà raggiungere i 41 anni contributivi.”

Teresa Ginetta Caiazzo, co-amministratrice del Movimento Opzione donna, ha discusso in un post dell’ipotesi che venga introdotta Opzione donna a 63 anni. L’idea è stata lanciata da Marco Leonardi, consigliere economico del governo Gentiloni, nel corso di un’intervista al Messaggero.”Per le donne che hanno accumulato pochi contributi e che risultano penalizzate dall’aumento dell’età pensionabile fissato dalla riforma Fornero”, Leonardi ha ipotizzato l’uscita anticipata con  Opzione donna a partire da 63 anni, a fronte del ricalcolo dell’assegno pensionistico con il sistema contributivo.

“Non c’è alcuna intenzione condivisa, né ora, né tanto meno lo sarebbe in un ipotetico prossimo governo, di stravolgere Opzione Donna portando il relativo requisito anagrafico a 63 anni, anche se qualcuno spera che accada e per questo lo dà già per accaduto”, ha affermato Caiazzo, per la quale, l’introduzione di una sorta di Opzione donna a 63, sarebbe “duplicato dell’Ape volontaria, con la differenza che l’anticipo, anziché  pagarlo con un mutuo, le donne lo corrisponderebbero alla fonte, con la decurtazione del 25-30% dell’assegno già prevista dal regime esclusivamente contributivo di Opzione donna”.

Se venisse portato il requisito anagrafico a 63 anni verrebbe meno il motivo principale per cui le donne decidono di utilizzare Opzione donna, ha sottolineato l’amministratrice del Movimento Opzione donna, ossia il bisogno del requisito anagrafico a 57-58 anni. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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