Amnistia, indulto, carceri, detenuti: il problema del sovraffollamento e della carenza di educatori

Aumentano nelle carceri italiane i detenuti a rischio di radicalizzazione jihadista. Si stima che questi siano aumentati del 72 % nell’ultimo anno, e di questi molti sono considerati ad alto livello di pericolosità. I dati sono stato forniti dall’Associazione Antigone, che ha pubblicato il suo quattordicesimo dossier sulla situazione delle carceri italiane. Nelle carceri italiane i detenuti sono in sovraffollamento, mentre si registra un grave sottorganico di personale.

Ci sono pochi educatori, basti pensare che in alcune strutture un solo educatore deve seguire circa cento detenuti, e scarseggiano anche i mediatori culturali (in media uno ogni 88 detenuti). Importantissimo è diventato il ruolo dei volontari. I detenuti che studiano sono pochi, appena un detenuto su cinque, mentre il tasso di occupazione nelle carceri è appena del 30%.

Le ultime news dal mondo delle carceri ad oggi: il problema del sovraffollamento.

In seguito alla sentenza Torreggiani, il numero dei detenuti presenti nelle carceri è sceso di circa 13 mila unità, per poi aumentare nuovamente nel corso degli ultimi anni: nel 2015 si era scesi a 52164 unità, mentre lo scorso 31 marzo i reclusi erano 58223, ed il tasso di sovraffollamento si registra intorno al 115%.

Il numero dei detenuti continua a crescere, ed inoltre il tasso di recidiva è elevato, infatti si stima che il 40 % dei detenuti entro 10 anni fa ritorno nelle carceri.

Nelle carceri italiane, inoltre, aumenta il numero dei bambini che sono costretti a vivere nelle carceri, in quanto la loro mamma è detenuta. In un solo anno si è passati da 50 a 70 bambini costretti a vivere nelle strutture di penitenza. Qui puoi trovare tutte le ultime news su amnistia, indulto e carceri.

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