Riforma delle pensioni 2018. Ultime novità su flessibilità in uscita e legge Fornero

Con l’insediamento del nuovo governo potrebbe riaprirsi il cantiere delle riforme previdenziali . “Tra le tante cose importanti che il nuovo Governo dovrà affrontare c’è la necessità di continuare a cambiare la legge Fornero sulle pensioni”, ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. L’obiettivo è quello di rendere più flessibile l’uscita dall’attività produttiva rispetto alla normativa vigente. Per Proietti “occorre introdurre una flessibilità di accesso alla pensione per tutti i lavoratori intorno ai 63 anni e dare a tutti la possibilità di pensionamento con 41 anni di contribuzione”. 

Un altro tema caro ai sindacati è quello delle pensioni delle future generazioni. Proietti ritiene che si debba intervenire “colmando i buchi contributivi dovuti alla frammentarietà delle loro carriere“. “Occorre fare il contrario di ciò che abbiamo realizzato sino a oggi: dobbiamo dare stabilità ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani”, ha sintetizzato Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil.

La Uil ritiene altresì importante agire per eliminare le disparità di genere “che penalizzano le donne, valorizzando il lavoro di cura”. Inoltre, il sindacato ritiene che per le pensioni in essere vada “preservato il pieno recupero dell’indicizzazione dal prossimo gennaio, prevedendo un meccanismo che tenga conto del mancato adeguamento di questi anni e continuando ad estendere la quattordicesima con una valorizzazione degli anni di contributi versati”.

Riforma delle pensioni e legge Fornero: l’analisi di Vincenzo Galasso.

E’ intervenuto nel dibattito sulla riforma delle pensioni 2018, Vincenzo Galasso, docente di economia all’Università Bocconi di Milano. L’economista, in un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 ore”, ha illustrato le motivazioni che impediscono di modificare il meccanismo che lega l’età pensionabile all’aspettativa di vita.

L’aumento progressivo dell’età pensionabile nasce da una necessità ineludibile: nel momento in cui viviamo più a lungo, dobbiamo contribuire di più alla nostra pensione”, ha precisato Galasso. Per quanto riguarda la legge Fornero l’economista ha sottolineato che non è modificabile. “Non possiamo tornare indietro”, ha precisato, “e non è giusto tornare indietro”.

Il professore Galasso ha sottolineato che secondo la Ragioneria dello Stato, in virtù della legge Fornero le casse dello Stato “stanno risparmiando 20/25 miliardi di euro all’anno per 10 anni e 40 punti di PIL fino al 2040”. Per l’economista “esiste il problema della flessibilità in uscita dal mondo del lavoro”, ma si può superare con il ricorso all’Ape sociale o quello volontario. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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