Riforma pensioni, le novità ad oggi 26 luglio 2018

I contributi per la pensione si prescrivono, se non verranno accreditati sul fondo Inps e se non verranno rivendicati dal lavoratore, entro 5 anni andranno persi per sempre. Dal 1° gennaio 2019 cadranno in prescrizione tutti i contributi ex Inpdap non accreditati sul fondo Inps.

Pensioni: i contributi ex Inpdap non accreditati sul fondo Inps cadranno in prescrizione.

E’ opportuno ricordare che dal 1° gennaio 2012 l’Inpdap è stato soppresso e la gestione dei fondi previdenziali dei dipendenti pubblici è stata trasferita presso l’Inps. Ma nel passaggio Inpdap-Inps ci potrebbero essere dei contributi previdenziali che sono andati persi. I dipendenti pubblici, che se ne sono accorti ed hanno effetuato l’estratto conto contributivo, l’Inps ha assicurato che presto la loro posizione contributiva verrà regolarizzata.

Come riportato sul sito Adnkronos: “L’amministrazione ha già prorogato i termini della prescrizione dei contributi ex Inpdap (inizialmente fissata al 1° gennaio 2018), quindi non c’è alcuna possibilità di un’ulteriore proroga. Ecco perché consigliamo ai dipendenti pubblici di utilizzare la procedura telematica, disponibile sul sito Inps con il servizio ‘Richiesta di Variazione della Posizione Assicurativa (RVPA) dipendenti pubblici’ per segnalare errori e mancanze del proprio estratto conto contributivo. Solo segnalando un errore e chiedendo il corretto accredito dei contributi ex Inpdap mancanti, infatti, il lavoratore si mette al riparo dalla prescrizione.”.

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