Notte di San Lorenzo, oggi 10 agosto 2018: la sua storia e le sue origini!

La notte di San Lorenzo ha origini antiche e le leggende legate a questa ricorrenza risalgono nell’antica Roma e e Grecia. La prima volta che si osservarono le Perseidi, ovvero le stelle cadenti, risale al 36 d.C.

Notte di San Lorenzo: tradizione romana e tradizione cristiana.

Nella tradizione romana, agosto era il mese dedicato all’imperatore Augusto e si celebravano diverse ricorrenze per augurare fertilità nel mondo agricolo. Una di queste era la processione in cui veniva portato in giro per la città il fallo di Priapo, il dio della fertilità, e le stelle cadenti erano considerate come l’eiaculazione del dio con cui venivano resi fertili i campi.

Perchè il 10 agosto è la Notte di San Lorenzo? Nella tradizione cristiana, Lorenzo è un nome che rimanda a Larentia, la Grande Madre, controparte femminile di Priapo, che rendeva la Terra Fertile. Così le “lacrime” di Priapo sono trasformate in quelle di San Lorenzo, arcidiacono cristiano ucciso il 10 agosto. Il rogo in cui venne ucciso Lorenzo era composto da carboni ardenti e, secondo la tradizione, le stelle cadenti siano proprio i carboni su cui venne bruciato il Santo.

Anche Giovanni Pascoli nella sua poesia ‘X Agosto’ ha interpretato appunto la pioggia di stelle cadenti come lacrime celesti: “San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla…”.

Cosa sono le stelle cadenti e quando guardarle.

Le Perseidi sono polveri della cometa Swift Tuttle lasciate nello spazio dopo il suo passaggio: quando la Terra attraversa le briciole cosmiche queste si scontrano con l’atmosfera alla velocità di 60 chilometri al secondo disintegrandosi e lasciando in cielo la scia luminosa.

In passato la pioggia di meteore era concentrato nella notte tra il 10 e 11 agosto, come spiegato da Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani: «il picco è slittato nel tempo, passando al 12-13 agosto».  In quei giorni, in teoria, si dovrebbero vedere anche cento meteore all’ora.

L’astrofilo ha poi spiegato: «il campo visivo delle persone non abbraccia l’intera volta celeste. Per garantirsi lo spettacolo migliore meglio aspettare le ore centrali della notte, quando la costellazione di Perseo dalla quale sembrano provenire tutte le scie diventa alta nel cielo.»

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