Amnistia e indulto, carcere e detenuti, le ultime news al 21 agosto 2018

Un detenuto si è tolto la vita nel carcere di Taranto. L’uomo, un quarantenne in attesa di giudizio accusato di reati contro il patrimonio, ha approfittato dell’ora d’aria concessa dopo pranzo per rimanere solo nella cella, dove si è impiccato. Un agente di polizia penitenziaria in servizio aveva notato che il detenuto non era sulla propria branda, e ha provato a chiamarlo. Non udendo risposta si è precipitato nel bagno, e qui ha trovato il suicida con un lenzuolo al collo legsto alle grate della finestra. Il detenuto era ancora vivo, così l’agenda, con lodevole sangue freddo, lo ha slegato dal cappio, lo ha appoggiato sul pavimento e gli ha praticato il massaggio cardiaco. Nonostante i tempestivi soccorsi, l’uomo è deceduto.

Le ultime news dal mondo delle carceri ad oggi: lo sfogo di Federico Pilagatti sulla tragica vicenda di Taranto.

A commentare il tragico accaduto è il segretario del Sappe Federico Pilagatti: “Purtroppo ogni tanto capita, nonostante il coraggio, la dedizione e la professionalità della polizia penitenziaria, di arrivare a tardi, ed a nulla servono i soccorsi per rianimare chi con un gesto di estrema protesta, ha deciso di volare via oltre quelle sbarre”. Pilagatti spiega che il suicida “Era rinchiuso nella sezione riservata ai giudicabili , quelli che devono fare la causa per capirci, una delle più affollate nel carcere di Taranto con oltre 65 detenuti, ove un agente da solo percorre decine di chilometri al giorno andando su e giù per attendere a tutta una serie di incombenze a partire dalle docce, per cui un detenuto viene fatto uscire dalla propria stanza, accompagnato nel locale docce per poi essere riportato in stanza, e così per i 65 ristretti. Senza poi considerare l’immissione dei detenuti ai passeggi che viene fatta sempre dall’unico agente, le varie chiamate dei detenuti per le visite specialistiche, i colloqui, le telefonate, gli educatori ecc.ecc. Un moto continuo che per il povero poliziotto dura per tutte le 8-9 ore del proprio turno”.

Federico Pilagatti ricorda che il Sappe da anni denuncia il gravissimo sovraffollamento del carcere di Taranto, che presenta un tasso di detenuti in sovra numero superiore al 100%. I detenuti sono in sovraffollamento, mentre il numero del personale di polizia penitenziaria risulta ridotto.

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