Riforma pensioni, le ultime novità ad oggi 27 agosto 2018

L’esecutivo gialloverde guidato dal premier Giuseppe Conte è al lavoro su diverse misure che mirano al superamento della Legge Fornero da introdurre nella prossima legge di bilancio. In questi ultimi giorni, è emersa una nuova ipotesi che riguarda proprio la Quota 100.

Essa prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100. Per beneficiare della quota 100 saranno richiesti almeno 64 anni di età e 36 anni di contributi.

Pensioni: introduzione di una quota 100 modulare in legge di bilancio?

In questi ultimi giorni è iniziata a circolare la possibilità di introdurre nella legge di bilancio la Quota 100 modulare, che prevede l’uscita al raggiungimento di quota 100, nella somma tra età anagrafica e anzianità contributiva, con differenti modulazioni a seconda dei settori di appartenenza dei lavoratori.  

Nel caso in cui non fosse possibile consentire a tutti i lavoratori di 64 o 65 anni di andare in pensione con 36 o 35 anni di contributi, di dare priorità ad alcuni lavoratori in base alla tipologia di lavoro o alla situazione.

Un’altra misura sul tavolo del governo è quella che permetterebbe di uscire dal mondo del lavoro con il solo requisito contributivo dei 42 anni e senza obbligo di raggiungimento di alcun requisito anagrafico. Secondo le ultime indiscrezioni, sembrerebbe che il Governo non abbia ancora trovato un accordo per la Quota 42. Quindi, questa misura verrà slittata sicuramente al 2020.

Per maggiori informazioni sulle intenzioni del Governo in merito alla riforma delle pensioni, bisognerà attendere il mese di settembre.

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