Riforma pensioni, le ultime novità su Quota 100

Le ultime novità sul mondo delle pensioni vengono dalle dichiarazioni del Vice Premier Luigi Di Maio su Quota 100. Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza saranno oggetto di un decreto legge che sarà predisposto dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2019. “Da Ministro del Lavoro la norma su Quota 100 e Reddito di cittadinanza ce l’ho già pronta: sarà in un decreto legge subito dopo la legge di bilancio. Non c’è slittamento, collegato”, ha affermato il Ministro del Lavoro a margine del Question time alla Camera.

Di Maio ha precisato:”Appena diventa operativo, con il voto del Parlamento sulla manovra, il fondo da 16 miliardi, chiederò a Conte di convocare il Consiglio dei Ministri e fare il decreto legge con le misure. “Il Reddito sarà legge alla fine del 2018”, ha sottolineato.

Pensioni con Quota 100 e penalizzazioni: il balletto delle cifre.

Sulle pensioni con Quota 100 rimane da chiarire la questione delle penalizzazioni. I lavoratori che decideranno di accedere alla misura subiranno tagli dell’assegno pensionistico? Mentre il Ministro dell’interno Salvini continua a ribadire che si potrà andare in pensione con Quota 100 senza subire penalizzazioni, nel corso dell’audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha affermato che un lavoratore optasse per Quota 100 subirebbe una riduzione della pensione lorda rispetto a quella corrispondente alla prima uscita utile con il regime attuale di oltre il 30 per cento in caso di un anticipo di oltre 4 anni.

Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ad Agorà su Rai Tre ha fornito ancora un’altra versione:“Dai calcoli che noi abbiamo fatto al massimo, se uno va in pensione 3-4-5 anni prima, per la stragrande maggioranza delle persone al massimo la penalizzazione, perché non hai versato i contributi, potrà essere dal 5 al massimo all’8%”, ha dichiarato.

Pensioni e Quota 100: l’analisi di Mauro D’Achille. 

Rimanendo in tema di riforma delle pensioni e Quota 100, l’incertezza che aleggia sulla questione delle penalizzazioni ha spinto Mauro D’Achille, amministratore del gruppo:”Lavoro e pensioni: Problemi e soluzioni”, a voler approfondire l’argomento. “Qui ognuno dice la sua a proposito delle decurtazioni che si potrebbero avere optando per quota cento”, ha affermato in un post.

“Mi sono permesso anch’io di prendere un minimo di informazioni e posso affermare che cinque anni di versamenti in meno, chiaramente con il calcolo contributivo, produrranno un importo pensionistico più basso rispetto alla pensione di vecchiaia di circa 200-250€ mensili”, ha chiarito. “Chiaramente ci sarà differenza tra un primario ospedaliero ed un operaio generico, le mie informazioni sono basate su persone pensionate da poco e con stipendi medi tra i 1500€ e i 1700. Ognuno poi faccia i propri calcoli”, ha aggiunto.

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