Riforma pensioni, le novità su Quota 100

L’elemento focale della riforma delle pensioni 2019 è l’introduzione di Quota 100, misura che, però, potrebbe non essere strutturale a causa della mancanza di risorse. Secondo Tito Boeri, presidente dell’Inps, mancherebbero i finanziamenti per il 2020 ed il 2021. “Secondo tutte le nostre simulazioni costa in alcuni casi un terzo in più e in altri casi addirittura due volte in più rispetto al primo anno. Quindi c’è un forte incremento della spesa, passando dal primo anno al secondo anno”, ha precisato il presidente dell’Istituto previdenziale, a margine di un evento organizzato dalla Fondazione Umberto Veronesi all’Università Bocconi di Milano, a proposito del pensionamento con Quota 100.

Riforma delle pensioni 2019: il nodo risorse.

Con la Legge di Bilancio 2019 vengono destinate al fondo pensioni  6,7 miliardi nel 2019 e 7 miliardi nel 2020 e 2021. “È doveroso dare le giuste informazioni a tutti gli italiani, se noi permettiamo di andare in pensione prima, come ad esempio un requisito di 38 più 62, e il primo anno prevediamo delle finestre che di fatto ritardano l’uscita verso la pensione, inevitabilmente il secondo anno questa misura costerà di più che nel primo“, ha precisato Boeri.

Pensioni 2019: Quota 100 e sblocco del turnover.

Il presidente Boeri si è mostrato perplesso circa la l’idea che aumentare il numero di lavoratori anziani in pensione possa creare nuovi posti di lavoro per i giovani. “Quando si chiede perché si vogliono aumentare i pensionati, ci viene detto che serve per incrementare il tasso di occupazione dei giovani, ma se questo è l’obiettivo allora bisogna abbassare le tasse sul lavoro e creare occupazione e non capisco cosa c’entrino le pensioni“, ha osservato. “Il presidente dell’Inps è in perenne campagna elettorale: ha stufato. Si dimetta, si candidi col Pd alle Europee e la smetta di diffondere ignoranza e pregiudizio”, la replica del Vice Premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini. 

 

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