Festival di Sanremo 2018: Fiorello ruba la scena, performance lunga ed irresistibile!

Il festival di Sanremo 2018 invaso dalla comicità di Fiorello. Lo showman ruba la scena con una performance in cui spara battute a raffica sulla politica, sulla Rai, sul festival stesso. Fiorello tuttavia non ha fatto in tempo ad aprire il Festival di Sanremo che subito è stato interrotto da un uomo. Quest’ultimo è riuscito a eludere i controlli e a salire sul palco dell’Ariston. «Sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica», ha detto prima di essere portato via. «Faccio il Pippo Baudo della situazione», ha detto Fiorello che non si è perso d’animo, prima di aggiungere «lo sapevo che non ci dovevo venire»!

Le battute di Fiorello sulla politica, la Rai ed il Festival stesso!

“Fate su le mani, Orfeo, fai su le mani – dice Fiorello al direttore generale della Rai – occhio che se il 4 marzo vince il toy boy di Orietta Berti si va a casa” scherza riferendosi al sostegno dichiarato della cantante a Di Maio e al Movimento 5 stelle. Fiorello poi legge il messaggio Whatsapp che Baglioni gli avrebbe scritto per convincerlo ad accettare di essere ospite: “Ciao Rosario – legge Fiorello – mi sono trovato a essere il sacrestano nel tempio della musica italiana. In queste notti di note, di emozioni che si intrecciano a passioni, sai quanto la tua arte sia sinonimo di sentimenti. Potresti essere il mio gancio in mezzo al cielo”. E ancora, “qui mi gioco la carriera, ci ho messo anni per diventare quello che sono, cioè un sex symbol e ora me lo gioco qua”.

Poi le battute sul festival, “è avantissimo, l’unico in cui non si eliminano i cantanti ma direttamente il pubblico tagliando le file. Del resto se elimini i cantanti gli alberghi si svuotano, ora invece è tutto pieno, pensate che io dormo con i coristi”. Le canzoni? “Ne ho sentite tre-quattro che possiamo usare a Capodanno, per fare il trenino… Il preludio di Chopin in confronto è una samba”. Fiorello scherza anche su Baglioni e Morandi, ricorda il caso delle scimmiette clonate, “loro non sono mica quelli veri, sono minimo alla terza copia”. Battute anche sul presidente turco Erdogan, “che sta venendo a Sanremo perché ha saputo che ci sono 1300 giornalisti liberi”.

Fiorello rientra in scena al posto di una Laura Pausini in preda a laringite.

Rientra Fiorello con la gag del «chi vota chi» senza che le telecamere inquadrino (per ovvie ragioni di par condicio») il pubblico mentre Laura Pausini si collega via telefono (ha una brutta raucedine, non ha potuto esserci al debutto come previsto) e annuncia che sabato, invece, ci sarà. E i due infine si prodigano in un vecchio classico del Claudio Nazionale «E Tu».

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