Reddito di cittadinanza: le precisazioni del presidente dell’Inps

Pasquale Tridico, successore di Tito Boeri alla guida dell’Inps, in un’intervista a “Il Corriere”, a proposito del Reddito di cittadinanza ha dichiarato che “al 12 aprile sono state elaborate circa 640 mila domande, tutte lavorate nella direzione centrale” Per Tridico si tratta di una “grande performance”. “Il tasso di accoglimento è del 75%. Quindi sono già 480 mila le carte del Rdc che verranno caricate tra il 20 e il 25 aprile e distribuite alle Poste, alle quali si sommeranno le altre carte che risulteranno dalle quasi 200 mila domande che esamineremo in questi giorni”, ha precisato.

Per quanto riguarda l’importo medio, si tratta di “520 euro per famiglia, con un massimo di 1.380 euro mensili”. “Considerando che le risorse per il Rdc sono molto superiori al poverty gap stimato in 4,9 miliardi e che l’assegno contribuirà a ridurre l’indice di disuguaglianza, lo considero un grande risultato”, ha precisato il presidente dell’Inps.

Il Reddito di cittadinanza non è riconosciuto in via provvisoria 

“Il Reddito di cittadinanza non viene riconosciuto in modalità provvisoria. Se le informazioni sono nelle banche dati dell’Inps o in archivi collegati, il controllo è preventivo e a tappeto. Altrimenti è a campione sulle autocertificazioni. Se si evidenzieranno situazioni che comportano la decadenza, la prestazione verrà revocata e, in caso di dichiarazioni mendaci, verrà notificato un indebito, oltre alle sanzioni, anche penali, previste dalla legge”, ha chiarito Tridico.

 I dati diffusi dal Ministero del lavoro 

Il Ministero del lavoro ha diffuso i dati sulle domande per il Reddito di cittadinanza pervenute con dati aggiornati all’8 aprile 2019. Con riferimento all’età dei richiedenti, la percentuale maggiore si annida nella fascia d’età tra 45 e 67 anni con poco più del 61% (494.213 domande), seguiti con coloro che hanno un’età compresa tra i 25 e i 40 anni, con 182.100 domande (di poco inferiore al 23%). Il resto è distribuito tra gli ultra 67enni (105.699 domande, leggermente superiore al 13%) e poco più del 3% tra i minori di 25 anni.

La distribuzione regionale vede la Campania e la Sicilia ai primi due posti che raccolgono insieme il 32% delle domande (137.206 la Campania e 128.809 la Sicilia); al terzo il Lazio con 73.861 richieste, al quarto la Puglia con 71.535, al quinto la Lombardia con 71.310; fanalino di coda la Valle D’Aosta, con 1.031 domande.

La distribuzione regionale ovviamente si riflette anche sulle provincie: è, infatti, in testa Napoli con 78.803 domande, seguita da Roma che ne raccoglie 50.840; all’ultimo posto si colloca Bolzano con 356 domande. Rispetto al canale scelto per presentare le domande, più del 72% ha scelto di recarsi ai CAF (584.233 cittadini), mentre il restante 28%, pari a 222.645 cittadini, ha scelto Poste Italiane.

Informazioni sull'autore