Amnistia, carceri, riforma dell’ordinamento penitenziario, le ultime news ad oggi, 24 febbraio 2018!

Amnistia, carcere e riforma dell’ordinamento penitenziario: cosa accadrà nelle prossime settimane? Giovedì scorso si è tenuta la valutazione in Consiglio dei ministri della riforma dell’ordinamento penitenziario, ma l’approvazione del decreto legislativo della riforma, quello relativo alle pene alternative, alla sanità penitenziaria, è slittata. Sono stati approvati soltanto in via preliminare i tre decreti attuativi sulle carceri riguardanti minori, lavoro e giustizia riparativa. Gentiloni ha assicurato che le approvazioni avverranno nelle prossime settimane. Ma domenica prossima, 4 marzo, ci sono le elezioni, e se il 4 marzo dovesse salire al Governo una maggioranza contraria alla riforma rischia di saltare tutto. Questo è ciò che fa notare Rita Bernardini, che prosegue il suo sciopero della fame.

Rita Bernardini, le ultime dichiarazioni ed i prossimi passi.

Tutto ciò che è stato fatto rischia di andare perso. Questo era l’allarme lanciato da Rita Bernardini, che prosegue il suo sciopero della fame. La Bernardini al Dubbio ha infatti espresso le sue perplessità: “Da parte di Gentiloni è stato un gesto di arroganza: ritiene di conoscere già il risultato elettorale e che sarà comunque lui a governare? Come si permette di dire che ci penseranno loro dopo le elezioni? Indirettamente mi aveva fatto sapere che mi sarei dovuta tranquillizzare, perché avrebbe approvato la riforma prima del 4 marzo. La Bernardini a Radio Radicale ha commentato come lo Stato “Continui ad essere violatore della costituzione. Tutte le promesse fatte, comprese quelle di Paolo Gentiloni si sono rivelate totalmente false”.

Al Dubbio ha invece evidenziato come ” Sia Gentiloni che Orlando sono stati inattendibili. Non si rendono conto di cosa vuole dire accettare uno Stato che si disinteressa dei diritti umani. Loro sanno benissimo che nelle nostre carceri vengono sistematicamente violati i diritti, come sanno che la riforma è la sintesi di quanto già acquisito per normazione nazionale. Sanno anche che i regolamenti penitenziari europei dicono di incrementare le pene alternative e contemplare il carcere come estrema ratio. Sapendo tutto questo, decidono comunque di non fare nulla”. Rita Bernardini non starà con le mani in mano: ha infatti intenzione di presentare un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Qui puoi trovare tutte le ultime news su amnistia, indulto e carceri.

Informazioni sull'autore