Un uomo ha scontato la sua pena di 11 anni e sei mesi nel carcere di Benevento ma era comunque sorvegliato a vista. L’uomo è stato condannato per la grave accusa di violenza sessuale su minori, ed una volta uscito dal carcere è stato attirato in una trappola ed ucciso.
Ucciso appena uscito dal carcere: vendetta?
L’uomo, un quarantacinquenne, era stato arrestato nel 2009 nell’ambito di un indagine sul suicidio di una ragazzina di soli 15 anni, che nel giorno dell’Epifania decise di togliersi la vita impiccandosi ad un albero nei pressi della sua abitazione. Durante le indagini e grazie alla testimonianza delle amiche, i Carabinieri scoprirono che la suicida e la sorella avevano subito violenze sessuali da un pastore vicino di casa. L’accusato si è sempre dichiarato innocente, ma la sua versione dei fatti non convinceva, e così è stato condannato ad 11 anno e sei mesi.
Giovedì sera, l’uomo si apprestava ad andare a cena con gli anziani genitori, quando è uscito dalla casa senza dare spiegazioni, e poco dopo i genitori hanno udito degli spari. Corsi fuori, i due anziani hanno trovato riverso sul pavimento il corpo senza vita del figlio. Al momento l’ipotesi su cui indagano le forze dell’ordine è la vendetta per quanto accaduto dieci anni fa, ma non si escludono altre piste.