Una nuova aggressione ai danni della polizia penitenziaria è avvenuta nelle carceri italiane, stavolta ad Aosta. Qui un detenuto di nazionalità italiana, che sta scontando la pena nel carcere di Brissogne, ha aggredito un agente di polizia penitenziaria, lanciandogli dei pezzi di legno ricavati dopo aver spaccato un tavolo. L’uomo, per fortuna, non ha riportato ferite. Ad essere stato aggredito è lo stesso agente che è stato oggetto di una petizione da parte dei detenuti, che chiedevano di sospenderlo dal servizio perché ritenuto troppo zelante.
A dare la notizia di quest’ennesimo episodio di violenza è Leo Beneduci, il segretario generale dell’O.S.A.P.P.: “Adesso Basta. Siamo stufi di prendere le botte per le inettitudini della politica penitenziaria Italiana”, ha dichiarato. “Il Ministro Bonafede e i Sottosegretari Ferraresi e Morrone dimostrino di essere diversi e migliori del Ministro Orlando e dei vecchi Sottosegretari alla Giustizia nei confronti della Polizia Penitenziaria agendo nei riguardi delle ingiuste e inaccettabili aggressioni subite dal Corpo di Polizia Penitenziaria”.
Il carcere di Aosta non è nuovo teatro di episodi di violenza. Appena qualche settimana fa un detenuto nigeriano ha distrutto la sua cella, sradicando la finestra e sfondando il muro divisorio. Gli agenti di polizia penitenziaria sono prontamente intervenuti, ma sono stati oggetto di lancio di pezzi di calcinacci. Non è stato facile bloccare il detenuto, che è poi stato portato in TSO all’Ospedale cittadino.
Le ultime news dal mondo del carcere: la drammatica situazione del carcere di Aosta.
Leo Beneduci parla dell’impossibile situazione che si è creata all’interno del carcere aostano: “Il carcere di Aosta per il personale di Polizia Penitenziaria è molto di più che una bolgia dantesca per i problemi che tutti ormai conoscono da anni legati all’assenza di un direttore titolare e alla scarsissima attenzione per la soluzione dei problemi della struttura da parte del Provveditore Regionale le cui evidenti incertezze stanno comportando l’impasse degli istituti penitenziari sull’intero territorio del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Ad una situazione di estrema difficoltà peraltro si aggiungono i rischi e i disagi legati anche alla presenza in carcere di detenuti con problemi di carattere psichiatrico che costituiscono il penoso retaggio degli errori della precedente legislatura e a cui l’attuale non riesce a porre alcun riparo atteso che le REMS previste dalla legge di chiusura degli O.P.G. o non ci sono o non accettano di ricoverare nuovi soggetti che devono continuare ad essere gestiti in carcere o nei reparti ospedalieri dal personale di Polizia Penitenziaria”. Qui puoi trovare tutte le ultime news su amnistia, indulto e carceri.