Carceri, giustizia, riforma ordinamento penitenziario, le ultime news ad oggi 28 febbraio 2018. Lo scorso 22 Febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare tre decreti attuativi di riforma dell’ordinamento penitenziario, rinviando al prossimo Consiglio dei Ministri, del 7 Marzo, l’esame complessivo della riforma dell’ordinamento penitenziario.
Secondo quanto riporta il sito reportpistoia, il Consiglio direttivo della Camera Penale di Pistoia avrebbe così commentato la situazione: “Si tratta di una ingiusta quanto desolante battuta di arresto, arrivata sebbene per l’approvazione del decreto mancassero soltanto le controdeduzioni alle obiezioni sollevate dalle commissioni Giustizia di Camera e Senato e sebbene sia il Ministro della Giustizia che il Presidente del Consiglio dei Ministri avessero ripetutamente rassicurato sulla comune volontà politica di tale approvazione e sulla certa attuazione di una riforma tanto fondamentale in materia di esecuzione penale”.
Una scelta che non può che destare preoccupazione, perché mette a rischio l’effettiva realizzazione della riforma. “Il mancato coraggio dimostrato dal Governo il 22 Febbraio – scrive ancora l’organismo degli avvocati pistoiesi – pone a rischio di fallimento una riforma tesa all’attuazione mediante il percorso carcerario del principio di rieducazione e di reinserimento sociale, voluta dall’Avvocatura, dai Garanti dei diritti dei detenuti e, soprattutto, dai detenuti stessi, che in essa, da 5 anni, hanno riposto ogni loro speranza ed aspettativa”.
La protesta dell’Unione Camere Penale e l’astensione dalle udienze.
Per protestare contro questa situazione di blocco del decreto, e per dimostrare solidarietà verso gli oltre 10.000 detenuti che stanno portando avanti da giorni uno sciopero della fame, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali ha deliberato, per i giorni 13 e 14 Marzo 2018, l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale. Si punta a sollecitare la fissazione del Consiglio dei Ministri e l’approvazione immediata della riforma.
Il direttivo della Camera Penale di Pistoia sottolinea “il suo rammarico ed il suo disappunto per quanto il 22 di Febbraio doveva accadere e non è accaduto”, per quell’attuazione di diritti fondamentali inaccettabilmente rinviata a “data da destinarsi”, ed invita i propri iscritti ad una attiva partecipazione alle iniziative deliberate sul piano nazionale, perchè la riforma dell’Ordinamento penitenziario non può subire altri rinvii.