“Nel Def approvato ieri dal Consiglio dei ministri manca ciò che noi da tempo denunciamo essere il tema vero: la crescita, lo sviluppo” , ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan nel suo intervento agli Esecutivi unitari di Cgil, Cisl Uil riuniti ieri a Roma dopo il varo del Def e il dibattito sulla flat tax. “La crescita è a zero e qualcuno invece se n’è accorto all’ultimo momento. Cala la produzione industriale, calano gli investimenti, calano gli occupati”, ha osservato Furlan.
“E’ evidente che il Paese sta andando male. Dobbiamo cambiare questa linea economica in modo profondo. La crescita, lo sviluppo e, di conseguenza, il lavoro devono essere la priorità per chi governa il Paese. Il Governo deve rimettere al centro il lavoro e farlo diventare la sua ossessione. “Migliorerà tutto secondo Conte”, ma dal governo “ci spieghino come e dove troveranno i soldi per la legge di bilancio 2020. Nel frattempo gli indicatori vanno in un’altra direzione e il Paese reale, il lavoro, le famiglie soffrono”, il Paese “va a rotoli. Abbiamo a che fare con un governo che sfida le leggi della gravità e fa previsioni purtroppo puntualmente smentite: non è più tempo”, aggiunge Furlan, riferendosi alla crescita del Pil rivista poco sopra lo zero”, ha dichiarato l’esponente sindacale.
I sindacati chiedono un confronto
“Se vogliono evitare che si arrivi a un eccesso di mobilitazione, con conseguenti ulteriori danni per il Paese, il Governo ci deve convocare per un confronto”, ha dichiarato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. “Noi non vogliamo dichiarare guerra a nessuno – ha proseguito il leader della Uil – ma abbiamo semplicemente presentato una piattaforma e, sulla base del nostro progetto, vorremmo discutere con il Governo per uscire dalla crisi”.
Manifestazioni unitarie e scioperi
Gli Esecutivi Nazionali Unitari di Cgil, Cisl, Uil, svoltisi ieri a Roma, hanno ratificato il fitto calendario di manifestazioni unitarie e scioperi categoriali in programma nelle prossime settimane. In particolare, il primo appuntamento sarà la manifestazione nazionale del Primo Maggio a Bologna, il cui slogan sarà “La nostra Europa: lavoro, diritti, stato sociale”; il 6 e 7 maggio è in programma a Matera una iniziativa unitaria su lavoro e cultura; il 17 maggio si svolgerà lo sciopero generale dei lavoratori della scuola ed il primo giugno è in programma la manifestazione unitaria dei pensionati.
L’8 giugno la manifestazione dei lavoratori del Pubblico Impiego; il 14 giugno si svolgerà lo sciopero generale dei metalmeccanici ed infine il 22 giugno a Reggio Calabria ci sarà la manifestazione nazionale unitaria per la crescita ed il lavoro nel Sud. Una delegazione dei tre sindacati parteciperà il 26 aprile a Bruxelles anche alla manifestazione indetta dalla Ces per una Europa più giusta verso i lavoratori.