Champions League 2018: il Real Madrid con il 2-2 contro il Bayern è in finale, per la terza volta consecutiva

Nella gara di semifinale di ritorno di Champions League contro il Bayern Monaco la squadra di Zidane soffre tantissimo, si difende coi denti, non gioca benissimo. Ma arriva alla terza finale consecutiva per il Real Madrid, la quarta in 5 anni. A Kiev il 26 maggio proverà a mettere le mani sulla sua tredicesima Champions, terza consecutiva, cosa che non si vede dal 1976, quando fece tripletta proprio il Bayern Monaco di Beckenbauer. Zidane prosegue la sua immacolata serie: in Champions non è mai stato eliminato.

Il Bayern ha pareggiato 2-2 al Bernabeu ma non è riuscito a ribaltare il 2-1 sofferto a Monaco una settimana fa. Partita densa di emozioni e occasioni, errori e tensioni, pathos e tensione, come lo scorso anno: allora dopo lo stesso risultato all’andata nel ritorno al Bernabeu il Madrid vinse 4-2 ai supplementari. Stavolta se l’è cavata prima, ma la sofferenza è stata maiuscola e le proteste per due rigori reclamati dal Bayern resteranno nell’aria. In due sfide ci sono stati 7 gol.

Il racconto della partira: errori della difesa del Bayern e alcune rivendicazioni per falli subiti.

Gli eroi blancos si chiamano Karim Benzema, e Keylor Navas. Due reti per il francese, una serie di parate per il ‘tico’, l’ultima su Lewandowski quasi miracolosa. Il Bayern piange i propri errori, su tutti il pasticcio tra Tolisso e Ulreich che in avvio di ripresa ha regalato il vantaggio al Madrid.

L’inizio sembra il replay della gara con i bianconeri, Madrid spaventato e Bayern in controllo: la squadra di Heynckes attacca con un gran numero di uomini, Alaba l’esempio di aiuto offensivo più fulgido, però rispetto alla Juve la squadra di Zidane trova il gol rapidamente: 81 secondi di possesso, 28 passaggi tra 9 giocatori e cross finale di Marcelo per Benzema sul palo opposto, che non sbaglia.

Il Bayern ha continuato ad attaccare. Ha chiesto a gran voce due rigori: il primo che potrebbe esserci stato di Ramos su Lewandowski,e il secondo per una mano di Marcelo su cross di Kimmich nel recupero con tweet inferocito dell’infortunato Boateng. In mezzo ha sprecato un’occasione ravvicinata con James Rodriguez e ha rischiato qualcosa sui contropiede del Madrid con una bella parata di Ulreich su Ronaldo.

Quando è partita la ripresa però Tolisso serve Ulreich senza guardare, Benzema è appostato e viene ulteriormente favorito dall’errore del portiere, che prima prova a prendere la palla con le mani poi confuso buca completamente l’uscita e lascia la porta vuota al francese.

Il Bayern, sconfitto sempre nelle ultime 6 sfide col Madrid, si rialza di nuovo e pareggia con James Rodriguez, ex che non festeggia. A quel punto non c’è più ordine, ma solo arrembaggio e difesa, contropiede e pressing, cuore e polmoni. Il Bayern a testa bassa, il Madrid rinchiuso fino al 96’ nella propria area, aggrappato a Keylor Navas. Resiste, e aspetta in finale una tra Roma e Liverpool.

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