Dopo un iter parlamentare tortuoso fatto di continui “stop and go”, il testo della manovra 2019 è stato approvato in via definitiva alla Camera si è evitato così l’esercizio provvisorio che sarebbe scattato oggi 31 dicembre 2018. Il testo che era stato licenziato al Senato prima di Natale con l’approvazione del maxiemendamento presentato dalla maggioranza a seguito dell’accordo raggiunto con l’UE acquista così definitivamente efficacia. Ecco quali sono le principali novità.
Legge di bilancio 2019: com è strutturato il testo e le novità principali
Il disegno di legge di bilancio definitivo, si compone di 19 articoli. Il primo articolo, composto da 1.143 commi, contiene le norme, mentre i restanti 18 articoli contengono gli stati di previsione e la clausola di entrata in vigore. Con appositi decreti legge nasceranno nel nuovo anno e si tradurranno in norme le due misure chiave del governo Lega-M5S, ovvero reddito di cittadinanza e superamento della riforma della legge Fornero con l’introduzione di quota 100 che entreranno in vigore tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Per queste due misure sono stati creati due fondi: per quota 100 vengono stanziati 3,9 miliardi nel 2019, 8,3 miliardi nel 2020 e 8,6 miliardi nel 2021; per il reddito di cittadinanza, invece, 7,1 miliardi nel 2019, 8 nel 2020 e 8,3 nel 2021.
I contribuenti in grave e comprovata difficoltà economica potranno beneficiare di una definizione agevolata dei debiti, grazie al saldo e stralcio delle cartelle affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 e fino al 31 dicembre 2017. La definizione dei debiti per omesso versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di accertamento a fini IRPEF e IVA avverrà mediante pagamento del capitale, degli interessi e delle somme spettanti all’agente della riscossione Le somme saranno versate in misura differenziata e graduale secondo la condizione economica del debitore rilevata via ISEE: si pagherà il 16% per i redditi fino a 8.500 euro, il 20% fino a 12.500 euro e il 35% fino a 20.000 euro. Il pagamento potrà avvenire in unica soluzione o in più rate.
In arrivo taglio pensioni d’oro dal 2019, oltre i 100mila euro lordi. Cinque fasce individuate: tra i 100mila e i 130 mila l’aliquota marginale di riduzione sarà del 15%, che salirà al 25% per la fascia 130mila-200mila e ancora al 30% per le pensioni fra i 200mila e i 350mila. Per le pensioni fra i 350mila e i 500mila l’asticella sale al 35% e oltre i 500mila euro arriverà al 40%. La misura sarà in vigore per cinque anni. Inoltre, è previsto il congelamento dello schema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici più elevati. Per 3 anni sarà tagliato l’adeguamento delle pensioni oltre i 1.522 euro al mese (3 volte il minimo). L’indicizzazione piena ci sarà solo per le pensioni fino a 1.522 euro.