I possibili scenari per la formazione del prossimo governo. Domenica 4 marzo 2018, gli italiani sono stati chiamati ad eleggere i propri rappresentati al Parlamento. I risultati delle elezioni non ha consentito a nessun partito di raggiungere la maggioranza assoluta in entrambe le camere. Cosa succede ora? Quali sono le possibili coalizioni in grado di formare un governo nella prossima legislatura?
I risultati delle elezioni 2018: assegnazione dei seggi.
La legge elettorale attuale il Rosatellum, prevedeva che alla Camera 231 seggi fossero assegnati con il sistema maggioritario nei collegi uninominali (ovvero viene eletto esclusivamente il candidato più votato), invece 386 con il sistema proporzionale. A questi vanno aggiunti i 12 seggi degli italiani all’estero, eletti con il proporzionale, e quello uninominale della Valle d’Aosta.
Stesso discorso vale per il Senato, 102 seggi sono stati assegnati in collegi uninominali, e i rimanenti 207 con il sistema proporzionale, e i sei senatori in rappresentanza degli italiani all’estero sono eletti con il sistema proporzionale. Ogni lista doveva ottenere almeno il 3% dei voti a livello nazionale e se in coalizione, almeno il 10% per accedere alla ripartizione dei seggi proporzionali.
Alla camera la coalizione di centro-destra ha ottenuto 109 seggi nei collegi uninominali, mentre al proporzionale la Lega ha ottenuto 73 seggi dalla Lega, 59 da Forza Italia e 19 da Fratelli d’Italia. Il Movimento 5 Stelle, il partito più votato, ha ottenuto 88 seggi uninominali e 133 nel proporzionale. Il Pd ha ottenuto invece 24 seggi uninominali più 86 plurinominali, per un totale di 112 seggi. Liberi e Uguali, è riuscito a entrare in Parlamento, superando la soglia del 3%, e si aggiudica 14 seggi.
I 315 seggi totali del Senato, sono andati 135 alla coalizione di centro-destra, all’uninominale 58 seggi e al proporzionale 37 seggi della Lega, 33 di Forza Italia e 7 di Fratelli d’Italia. Il M5s invece ha ottenuto 44 seggi uninominali e 68 proporzionali, ovvero un totale di 112 seggi. Il PD invece 57 seggi (ovvero 13 uninominali, 43 proporzionali e 1 del Partito popolare sudtirolese). Inifine a LeU vanno 4 seggi.
Le possibili alleanze per la formazione del governo.
Analizzando i dati dei risultati, le possibili alleanze per raggiungere la maggioranza assoluta, potrebbe essere tra M5S con Lega e Fratelli d’Italia. Nel caso Luigi Di Maio riceva l’incarico da Mattarella di formare il nuovo governo. Al M5S, mancano poco meno di un centinaio di seggi alla Camera e una cinquantina al Senato per raggiungere la maggioranza assoluta.
Ma se si alleano con la Lega e Fdi potrebbero garantire maggioranza parlamentare e dare vita alla nuova legislatura. L’unico problema potrebbe sorgere che Matteo Salvini potrebbe rifiutare le condizioni imposte per l’accordo dal M5S.
Un’altra possibile alleanza è tra M5S, Pd e LeU con un governo guidato da Luigi Di Maio. Discorso simile allo scenario precedente. L’unico problema di questo possibile accordo sarebbe è dovuto alla permanenza alla guida della segreteria del Pd di Matteo Renzi, che ha già dichiarato di escludere un appoggio del suo partito a un governo con altre forze politiche. Dunque, questo tipo di alleanza potrebbe nascere se il Pd decide di escludere Renzi.