Pensioni, le news ad oggi 17 febbraio 2018. Sul fronte anticipo pensionistico, sono già oltre 1.300 le domande di certificazione per l’Ape volontario. Lo ha rilevato l’Inps, sottolineando che dopo poco più di 24 ore dal rilascio dei servizi relativi all’anticipo finanziario a garanzia pensionistica sono state fatte “circa 65mila simulazioni sul simulatore messo a disposizione dall’istituto sul portale istituzionale e sono state presentate 1.350 domande di certificazione”. Pochi giorni fa il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in una conferenza stampa, a Roma aveva annunciato in concomitanza dell’avvio dell’Ape volontaria l’introduzione sul sito dell’Inps della possibilità di presentare la domanda di certificazione per l’Ape volontaria e anche utilizzare un simulatore per verificare la convenienza o meno della stessa.
“L’ape volontaria è uno strumento complesso, sul quale in questi giorni sono stati dati anche dei numeri che possono essere fuorvianti. Abbiamo così sviluppato un simulatore che permetterà a tutti di valutare la convenienza, naturalmente sulla base delle condizioni individuali, di questo strumento. Questo strumento amplia la scelta e permette di capire costi e benefici dell’Ape volontaria. La platea potenziale interessata dall’Ape volontaria non è piccola, ed è stimata intorno alle 300mila persone e, dall’anno prossimo, il flusso di persone che avranno questa possibilità crescerà di 115mila.
Pensioni anticipate e Ape volontaria, il simulatore introdotto sul sito dell’Inps.
Boeri ha chiarito che il simulatore dei costi dell’Ape volontaria permetterà alle persone di poter valutare quali sono i vantaggi e gli svantaggi, perchè è fondamentale che le persone che guardano a questo strumento e pensano di utilizzarlo siano perfettamente consapevoli e facciano una scelta consapevole. Il simulatore può essere consultato on line dal sito dell’Istituto anche attraverso il proprio cellulare, e l’accesso è libero, senza necessità di Pin, e distinto dal modulo di richiesta di certificazione del diritto all’Ape che può essere compilato sempre sul sito Inps, ma con il Pin.
L’ape volontaria: termini e requisiti contributivi.
L’Ape volontaria consentirà a chi avrà almeno 63 anni nel 2018 (o 63 anni e 5 mesi nel 2019) di andare in pensione anticipatamente. Presupposto necessario che la pensione certificata dall’Inps, al netto della rata di ammortamento corrispondente all’Ape richiesta, deve essere pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo. Non possono ottenere l’Ape coloro che hanno già maturato il diritto alla pensione. Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda di certificazione l’Inps certifica la maturazione dei requisiti, e la prima, e l’ultima, data utile per la presentazione della domanda di Ape, che comunica anche la durata massima dell’Ape e l’importo minimo e massimo della quota mensile di Ape ottenibile, che saranno comunque riverificati alla data di presentazione della domanda di Ape.
L’importo minimo che si può ottenere è 150 euro mensili per sei mesi, mentre l’importo massimo non può superare il 75% del trattamento pensionistico mensile nel caso l’erogazione dell’Ape richiesta sia superiore a tre anni; l’80% se la durata del prestito è tra i 24 e i 36 mesi, l’85% se la durata è tra 12 e 24 mesi e il 90% se è inferiore a 12 mesi. Il prestito viene erogato su 12 rate mensili, senza tredicesima.
L’Ape decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda di Ape, che è erogata in quote mensili di pari importo per 12 mensilità, fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. Coloro che hanno maturato il diritto all’Ape tra la data di entrata in vigore della norma e quella di entrata in vigore del Dpcm e che non hanno maturato il diritto alla pensione possono richiedere i ratei arretrati nella domanda di Ape. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.