Pensioni di vecchiaia, anticipate ed Opzione donna. Le ultime novità per il settore scuola

Pensioni scuola, le ultime novità. Le ultime novità sulle pensioni del comparto scuola vengono dai dati forniti dal Miur sulle domande di pensionamento del personale scolastico. Il Miur ha comunicato che complessivamente gli insegnanti che hanno presentato domanda di pensionamento a partire dal 1° settembre 2018 sono stati 25.246, mentre per quanto riguarda il personale ATA, gli amministrativi, i tecnici, i collaboratori scolastici ed i Dsga, sono state inoltrate 7.936 domande.

Pensioni scuola 2018: l’analisi dell’Anief.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, nell’analizzare i dati forniti dal Miur ha osservato:”Malgrado la stretta sulle pensioni, nella scuola tra meno di otto mesi lasceranno il lavoro un po’ di lavoratori: dai prospetti analitici delle domande di pensioni scuola, presentate entro lo scorso 20 dicembre, resi pubblici in queste ore dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, risulta che complessivamente gli insegnanti che hanno presentato domanda sono stati 25.246, mentre per quanto riguarda il personale ATA – gli amministrativi, i tecnici, i collaboratori scolastici e i Dsga – sono state inoltrate 7.936 domande. A questo numero, che già supera le 35mila istanze, vanno aggiunte alcune migliaia di domande di accesso all’Ape social, riservata nella scuola solo alle maestre dell’infanzia che curano alunni fino a 6 anni, ma soprattutto a coloro che verranno collocati a riposo d’ufficio o a seguito della domanda di accesso”.

“Anief conferma quanto già espresso: l’alto numero di potenziali insegnanti e Ata interessati a lasciare il lavoro è indice di un malessere evidente, ovvero che oltre una certa età, dopo i 60 anni, un lavoratore che opera a stretto contatto con i giovani ha la forte esigenza di lasciare il lavoro. La formazione dei giovani, infatti, sottrae moltissime energie: coloro che operano nella scuola incamerano un grado di stress tale che alla lunga può sfociare in disturbi se non in patologie: i più autorevoli studi in materia”, sottolinea Pacifico,” hanno confermato questa correlazione”.

Requisiti per le pensioni di vecchiaia, anticipate ed Opzione donna.

Come precisato dall’Anief, quest’anno per l’accesso alla pensione di vecchiaia, sia per uomini che per le donne, occorre aver compiuto 66 anni e 7 mesi entro il 31 agosto 2018: in questo caso il collocamento avverrà d’ufficio. Oppure, a domanda, sempre con la stessa soglia di età entro il 31 dicembre 2018, con almeno 20 anni di anzianità contributiva. Per quanto concerne la pensione anticipata, invece, permane la differenziazione: 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per le donne; 42 anni e 10 mesi per gli uomini. In entrambi i casi da conseguite entro il 31 dicembre 2018 e senza arrotondamenti.

Per quanto riguarda l’Opzione Donna (art. 1 comma 9 della legge 23 agosto 2004, n. 243) riservata alle sole donne, il via libera al pensionamento è consentito dal 1° settembre 2018 a patto che il requisito di età (57 anni) e contribuzione (35 anni) sia stato maturato entro il 31 dicembre 2015 e che venga anche esercitata l’opzione per il calcolo totale della pensione con il sistema contributivo. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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