Per la campagna elettorale 2018, tante le proposte elettorali lanciate dai politici. Si va dall’abolizione della legge Fornero, al canone Rai e al bollo sulle auto. Queste le ultime proposte lanciate nei giorni scorsi per le elezioni del 4 marzo. Tali promesse devono però fare i conti con l’impatto sul bilancio pubblico. Ovviamente, i politici di tali proposte assicurano che ci sarebbero entrate alternative.
Abolizione della legge Fornero.
Si va dalle dichiarazioni del candidato premier Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle, che ha proposto l’abolizione graduale della Fornero «in 5 anni», a Matteo Salvini che ribatte «Quali 5 anni, in 5 mesi». Il problema sono le coperture. Secondo i calcoli della Ragioneria generale dello Stato, abolire la Fornero significa rinunciare a circa 350 miliardi di euro di risparmi cumulati fino al 2060. Nel medio-lungo termine si creerebbe un buco di bilancio, ossia nel decennio 2020-30 con circa un punto di Pil ogni anno, cioè 17 miliardi di euro, con un massimo di 1,4 punti nel 2020, ovvero 23,8 miliardi fra due anni.
Abolizione del canone Rai.
Nel dicembre del 2015 con la legge di stabilità, il costo del canone ordinario annuo è stato ridotto ed stata cambiato anche la modalità di pagamento, non più bollettino ma addebito nella bolletta elettrica. Alcuni giorni fa, il segretario del PD, Matteo Renzi, avrebbe dichiarato: «Nella prossima direzione del PD proporrò l’abolizione del canone RAI», da ricordare che lui stesso aveva riformato il canone. E aggiunge: «Nella fase transitoria lo Stato dovrà supplire al canone trasferendo tra un miliardo e mezzo e due miliardi all’anno alla RAI. È la stessa cifra che chiedevamo ai cittadini con questa brutta tassa. Abbiamo già individuato i tagli di spesa necessari per questa operazione». «Una presa in giro» polemizza CarloCalenda, il Ministro dello Sviluppo Economico. Nel 2016 ci sono stati 5,6 milioni di abbonati Rai in più, per un gettito di oltre 500 milioni, con un incasso di 1,7 miliardi. Quindi questo il valore da coprire in caso di Abolizione del canone Rai.
Bollo auto, le ultime news.
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia promette: «Via il bollo sulla prima auto» ed aggiunge: «No anche a imposte sulla prima casa, no a tasse sulla successione e sulle donazioni». Le entrate del bollo auto sono di circa 6 miliardi l’anno. Invece, l’Imu sulla prima casa è rimasta solo su abitazioni di lusso, ville e castelli, categoria nella quale ricade solo lo 0,2 degli immobili. Nel 2016 l’imposta è stata pagata da 138mila proprietari per un gettito di circa 80 milioni euro. Infine le tasse di successione e donazione, nel 2016 ammontate 723 milioni per l’erario.