Pensioni 2018: trattenute del TFR per i dipendenti pubblici

Pensioni e buonuscita: la trattenuta TFS. L’Anief in una nota ha affrontato il tema delle pensioni e della buonuscita. Il sindacato ha sottolineato che oltre a scegliere lo strumento con il quale andare in pensione anticipata, è “necessario soffermarsi anche sulla correttezza dell’importo” della buonuscita. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief si è soffermato diverse volte sull’argomento della trattenute del TFR (Trattamento di fine rapporto) e del TFS (Trattamento di fine servizio).

Il sindacato ha ricordato che la sentenza n. 223/12 della Consulta ha dichiarato incostituzionale il passaggio dei lavoratori rimasti in regime TFS allo stesso regime TFR dal 1° gennaio 2011 con la trattenuta del 2,5%. Sino al 2010 i dipendenti della Pubblica Amministrazione si sono ritrovati in regime di Trattamento di fine servizio.

Il principio di costituzione alla base del TFS per i dipendenti pubblici, precisa l’Anief,  era che a contribuire all’indennità mensile fosse anche il lavoratore, con appunto la trattenuta del 2,5% sul 80% dello stipendio mensile. Da gennaio 2011 tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione assunti post 31 dicembre 2000 sono stati fatti transitare automaticamente in regime di TFR per il quale non si prevede alcuna contribuzione da parte del lavoratore. Il TFS viene erogato per intero dal datore di lavoro che sia lo Stato o un privato.

Pensioni e rimborso delle trattenuta.

Sempre in tema di pensioni e TFR, l’Anief ha puntualizzato che il diritto al rimborso della somma indebitamente trattenuta al lavoratore è stata disposta con una sentenza della Corte Costituzionale nel 2012; molteplici sentenze dei tribunali regionali hanno accertato come si tratti di una trattenuta illegittima. I soggetti che possono richiedere il rimborso sulle trattenute del TFR illegittime sono i dipendenti della Pubblica Amministrazione e nello specifico si tratta del personale del pubblico impiego assunto a partire dal 1° gennaio 2001 per le buste paga ricevute a partire da gennaio 2011.

I dipendenti pubblici assunti invece fino a dicembre 2000 possono richiedere il rimborso sul TFR per gli anni di retribuzione 2011 e 2012 ovvero per gli anni in cui sono passati dal regime di TFS a quello di TFR. Il sindacato invita, quindi, il personale ritornato in regime di TFS ad inviare la lettera di interruzione dei termini di prescrizione per ricevere per il 2011/2012 la differenza in termini di liquidazione percepita, in assenza, a distanza di due anni, del decreto del governo annunciato dalla legge. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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