Riforma delle pensioni e Legge Fornero. Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, ha voluto esternare alcune considerazioni circa l’introduzione della legge Fornero ed il suo impatto sulla previdenza. “E’ senz’altro vero che le donne sono quelle che hanno avuto maggior danno specie derivante da quanto al decreto Salva Italia a firma Monti-Fornero in materia di previdenza tuttavia, TUTTI ma proprio TUTTI, ben sappiamo che ne hanno pagato le conseguenze proprio perché quel decreto coinvolgeva il Paese e quindi le sue aree economiche a tutto tondo“, ha osservato Armiliato.
L’amministratrice del CODS ha ricordato che in conseguenza della riforma delle pensioni del 2011 ebbe origine la drammatica vicenda degli esodati. “Vogliamo dimenticare che cosa successe con i lavoratori che furono poi battezzati Esodati e che ancora adesso, nonostante otto salvaguardie, c’è chi attende una soluzione a questo suo stato? Vogliamo ricordare i lavoratori precoci tutt’ora intrappolati al lavoro con mille lacci e lacciuoli?”, ha affermato.
Invitando all’onesta intellettuale ed alla presentazione di istanze senza affermare: “Scansatevi perché tocca a noi!”, Armiliato ha precisato: “Certo è, che se si dovesse stilare una lista, che sono le donne quelle rimaste da secoli al palo per sopperire alle innumerevoli carenze imposte dal sistema e, dunque, una qualche priorità l’hanno maturata senza dubbio ma, non continuiamo a causa di questo ad incrementare odio e discrimine fra generi o peggio fra uguali, direi che ce ne sono già a sufficienza, e andiamo avanti con le nostre sacrosante richieste ma rispettando tutto e tutti, anche i nostri figli, nipoti mariti compagni amanti anche se maschi, perché non è che abbiano di che essere giulivi rispetto alla situazione in cui versa il nostro Paese ma, andiamo avanti dicevo, senza pestare piedi e sgomitare: tanto avete ben visto che questi atteggiamenti belligeranti a nulla servono”
Comitato Opzione Donna Social: cancellare le diseguaglianze fra uguali.
Armiliato propone, dunque, di sedersi ai tavoli e ragionare. “Facciamoci aiutare dalle forze politiche (quando avremo il loro nome e cognome) e dai sindacati che si sono resi disponibili a seguire le nostre istanze, portiamo numeri, progetti di legge nuovi e rispolveriamo i già esistenti, rifacciamoci alla piattaforma unitaria e a tutto ciò che è necessario per sottolineare la nostra già di per se evidente situazione ma, sempre e comunque, nel rispetto di TUTTI i lavoratori ovvero di ogni genere, razza e colore”, ha sottolineato l’amministratrice del CODS.
“Siamo stanche di divisioni, di veleni, di invidia di egoismi, di arroganze e di “prima io perché sono io …”! Noi, lo stiamo ripetendo da sempre che #ledonnesonoincredito e ci impegnamo con il nostro costante lavoro affinché questo credito possa essere ripianato ma, nello stesso tempo, abbiamo chiara la necessità che tutti i debiti contratti con i lavoratori, e non sono poco cosa, si bilancino fino al pareggio. Solo allora, avremo raggiunto lo scopo che ci sta (..o che ci dovrebbe stare…) a cuore: cancellare le diseguaglianze fra uguali. Perché questo è l’obiettivo: ARRIVARE AD ESSERE UGUALI”, ha sottolineato Armiliato. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.