Riforme e sostenibilità. Il presidente dell’Inps Tito Boeri è tornato a parlare di riforma delle pensioni e sostenibilità dei conti in un’intervista a “Il Sole 24 ore”. Uno degli argomenti al centro dell’analisi è la prospettiva che possa venire abolita la legge Fornero. “Le promesse fatte in campagna elettorale di abolizione della riforma Fornero determinerebbero un aumento del debito implicito di 85 miliardi, circa il 5% del Pil, con un ritorno ai pensionamenti di anzianità a quota 98 oppure con 40 anni di contributi”, ha precisato Boeri.
Pensioni anticipate 2018: Boeri stronca Quota 100 e Quota 41.
Boeri ha espresso il suo giudizio anche su altre proposte di riforma del sistema previdenziale di cui si è molto discusso nel corso della campagna elettorale: l’introduzione di Quota 100 e Quota 41 quali requisiti per andare in pensione. Per il presidente dell’Ente previdenziale lo scenario peggiorerebbe ulteriormente: “Secondo i nostri calcoli con quei requisiti e senza le finestre mobili introdotte tra il 2009 e il 2010, l’impatto sul debito implicito salirebbe a 105 miliardi, oltre sei punti di Pil, con una maggiore spesa aggiuntiva al netto dei contributi fino a 20 miliardi l’anno”.
Per Boeri l’unica strada per consentire il pensionamento anticipato senza creare allarmi è la “flessibilità sostenibile”. “La nostra proposta fatta all’inizio della scorsa legislatura, intitolata “Non per cassa ma per equità” andava in questa direzione: se vuoi andare in pensione prima, non molto prima, devi pagare qualche cosa in termini di minore importo della tua pensione“, ha sottolineato Boeri. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.