La riforma delle pensioni 2018 dipende inevitabilmente dallo scenario politico che verrà a delinearsi nei prossimi giorni. Le modifiche al sistema previdenziale dipenderanno direttamente dalla composizione del nuovo governo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato mandato al Presidente della Camera Roberto Fico di verificare se vi siano i presupposti per una possibile alleanza di governo tra PD e M5S. Il presidente Fico dovrà riferire gli esiti del suo incarico esplorativo entro la giornata di giovedì.
In un video pubblicato su Facebook, il leader dei pentastellati, Luigi di Maio, ha commentato la vicenda, sottolineando di aver chiesto “più volte a Matteo Salvini di sedersi al tavolo come leader della Lega per discutere i termini del contratto di governo”. “E’ cosa nota che abbiamo delle differenze programmatiche”, ha puntualizzato Di Maio, “ma è altrettanto chiaro che abbiamo tanti obiettivi in comune che potremmo realizzare”. Tra i punti d’intervento elencati da Di Maio vi è anche un riferimento a modifiche del sistema previdenziale. “Penso alla Legge Fornero”, ha dichiarato il grillino.
Ma quello della Lega è un argomento già superato per Di Maio, per il quale un eventuale accordo con il Partito Democratico non sarebbe un’alleanza di governo, ma “un contratto di governo” fatto a partire dal programma del Movimento Cinque stelle “e sulla base redatta dal professor Giacinto della Cananea“. “L’obiettivo d questo contratto è realizzare quanto promesso in campagna elettorale”, ha precisato Di Maio.
A proposito della riforma delle pensioni 2018, il programma elettorale del M5S prevedeva “il superamento della legge Fornero”. “Siamo convinti che un sistema pensionistico non debba essere concepito esclusivamente in termini di cassa, fondi pubblici a disposizione dello Stato, ma debba anzitutto permettere a chi ha lavorato per una vita di poter smettere ad un’età accettabile. Un sistema così concepito favorirebbe peraltro il necessario ricambio generazionale permettendo ai più giovani di poter entrare nel mondo del lavoro. A tal fine il Movimento cinque stelle propone un superamento della cosiddetta “riforma Fornero” attraverso la messa a regime dei parametri di “quota 41” e “quota 100” per l’accesso alle pensioni, l’introduzione della staffetta generazionale nelle aziende, un ampliamento delle categorie di lavori da considerare usuranti ed un allargamento della possibilità di usufruire della cosiddetta “opzione donna”, nonché il blocco dell’adeguamento all’età pensionabile all’aspettativa di vita“, si legge nel testo.
Riforma delle pensioni 2018. I timori del Movimento Opzione Donna.
Esaminando i “Dieci punti del contratto di governo del Movimento cinque stelle” pubblicati da “Il Sole 24 ore”, redatti dalla commissione presieduta dal professor Giacinto della Cananea, si nota che non vi è alcun riferimento alla riforma delle pensioni 2018. Il Movimento Opzione Donna ha voluto esprimere il proprio timore circa l’evenienza che non vengano attese le promesse elettorali sulle pensioni ed, in particolare, sulla proroga di opzione donna.
“Egregi On. Luigi Di Maio e Roberto Fico le Donne hanno creduto nelle vostre parole, negli impegni da Voi assunti con la presentazione del programma elettorale del Movimento cinque stelle”, ha affermato Lucia Rispoli, amministratrice del Movimento Opzione Donna. “Avete sottoscritto un programma elettorale con i vostri elettori ed elettrici ed oggi ne proponete un altro diverso e ridotto, solo per poter governare Se non avete capito che le donne, il loro sistema previdenziale ed il loro lavoro sono il problema centrale del Paese, vuol dire che avete smesso di essere dei Portavoce delle cittadine e dei cittadini. E non ci venite a raccontare che sono solo i punti che individuano le “priorità”, perchè le Donne di questo Paese sono la priorità! E non ci venite a dire che il sistema previdenziale regolamentato dalla legge Fornero non deve essere modificato, che le diseguaglianze di genere non sono una ingiustizia da sanare, tali da esser inseriti tra le 10 priorità della vostra attuale agenda“, ha aggiunto.
Rispoli ha proseguito: “Non venite a raccontare alle Donne, che hanno pagato il prezzo più alto per gli effetti della legge Fornero senza che sia stato restituito loro neanche un euro, che la flessibilità per una uscita pensionistica anticipata possibile con la proroga di Opzione Donna non sia una priorità, perché queste Donne stanno attendendo da tre anni che venga semplicemente prorogata una misura prevista nell’ordinamento al fine di ottenere una pensione che si pagheranno con i propri contributi, lasciando nelle casse dello Stato milioni di risparmi”. “No, per favore non ci raccontate che questo è il vostro contratto”, ha concluso. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.