Riforma delle pensioni 2018. Ultime novità su spesa previdenziale e sostenibilità dei conti

Riforma delle pensioni 2018: separazione tra previdenza ed assistenza. Tra le ipotesi riforma delle pensioni che possano garantire la sostenibilità dei conti e del sistema previdenziale italiano si parla molto della separazione dell’assistenza dalla previdenza. In un’intervista a Tuttolavoro, organizzato nella sede del Sole 24 Ore, ha toccato l’argomento Stefano Patriarca, consigliere economico di Palazzo Chigi.

Secondo quanto affermato dall’economista, separare previdenza ed assistenza, non è un’operazione sufficiente a mantenere i conti in equilibrio. “Il sistema previdenziale italiano costa tanto perché sostiene un sistema sempre più vasto di anziani“, ha affermato Patriarca,” i contributi non bastano a coprire questo costo e c’è un intervento statale”.

Pensioni e spesa pensionistica: il punto di Stefano Patriarca.

Stefano Patriarca, a proposito di pensioni e separazione della previdenza dall’assistenza ha aggiunto:”E’ vero che ci sono interventi assistenziali, ma sono di natura molto più bassa rispetto a tutti quelli previdenziali. Quindi purtroppo il sistema non è in equilibrio, si vede dal fatto che abbiamo una spesa delle pensioni sul Pil molto rilevante”.

“Questo deve preoccupare ma non terrorizzare”, ha precisato l’economista, “ci sono gli strumenti per governare la spesa e lo strumento è farla diventare più equa: più la spesa diventa efficace ed equa nei confronti delle persone che ne hanno veramente bisogno e più si può risparmiare”. “Nei prossimi anni, però, non bisogna abbandonare l’idea che si possa largheggiare. Neanche la riforma Fornero ha messo del tutto in stabilità il sistema, se non riusciamo a continuare a crescere”, ha concluso Patriarca.

Pensioni e riforme: l’analisi di Alberto Brambilla.

L’opinione di Alberto Brambilla sulla riforma delle pensioni è decisamente differente. Per il presidente di Itinerari Previdenziali:”Da subito, occorre ridurre la spesa per assistenza, che cresce a un ritmo spaventoso e non sostenibile del 5,9% l’anno e il debito pubblico che, alla faccia della sbandierata austerità, in questi ultimi 5 anni è aumentato di 228 miliardi nonostante – grazie alla BCE –  si siano risparmiati 49,5 miliardi di spesa per interessi sul debito”. “La spesa pensionistica pura è aumentata del solo 0,20% tra il 2015 e il 2016, segnando nel triennio un incremento annuale dello 0,57%, tra i più bassi di sempre”, ha osservato Brambilla. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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