In attesa di conoscere la composizione del nuovo governo, continua il dibattito sulla riforma delle pensioni 2018 e sulle modifiche che si vorrebbero apportare alla legge Fornero. La Feneal Uil ha approfondito l’argomento delle pensioni, con particolare riferimento al comparto dell’edilizia, nel corso del XVII Congresso nazionale, tuttora in corso a Pacengo di Lazise (VR). Nella relazione introduttiva il segretario generale della Feneal Uil, Vito Panzarella, ha espresso un giudizio negativo sulla legge Fornero. “Più volte abbiamo sottolineato come la legge Fornero sia stata approvata dal Parlamento come una imponente operazione di cassa con cui si è consentito di usare le pensioni per aggiustare i conti pubblici”, ha affermato.
“Noi abbiamo subito sostenuto che la filosofia di fondo non era corretta, che non si potesse andare in pensione tutti alla stessa età, specie in un settore particolare come il nostro, e ci siamo battuti per modificare i criteri fissati per l’anticipo pensionistico, in quanto oggettivamente penalizzanti nei confronti di quei lavoratori che svolgono un lavoro discontinuo, come quello edile, caratterizzato da lavorazioni non continuative e che difficilmente consentono di accumulare contributi”, ha precisato.
Panzarella ha sottolineato anche l’aspetto della sicurezza sul lavoro: “I lavoratori del settore delle costruzioni sono impegnati in lavorazioni realmente usuranti e pesanti che incidono sulle capacità fisiche, rendendole inadeguate a sostenere questo lavoro anche in tarda età, per questo abbiamo più volte ribadito la necessità per gli edili di andare prima in pensione ed evitare che un lavoratore ultrasessantenne possa ancora salire su un’impalcatura rischiando la propria vita e mettendo in pericolo anche quella degli altri”.
Riforma delle pensioni: le proposte della Feneal Uil.
“La Feneal Uil è convinta che si possa e che si debba modificare profondamente la Legge Fornero e le forze sindacali confederali, in due distinte fasi, sono riuscite a ridurne le iniquità, puntando sulla flessibilità in uscita”, ha puntualizzato il sindacalista, che ha aggiunto:
“Se il prossimo Governo avrà a disposizione le risorse necessarie per la cancellazione della Legge, noi siamo pronti a dare il nostro contributo, a condizione che quelle risorse non vengano sottratte ad altri capitoli di spesa attinenti alle condizioni e alla qualità della vita di lavoratori e pensionati“. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.