Riforma pensioni, capitolo esodati: la lettera aperta degli esodati al ministro Padoan!

Pensioni e capitolo esodati, tutte le ultime novità. Pochi giorni fa, giovedì 8 febbraio 2018, nel corso di un incontro alle Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino, al quale erano presenti il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, i ministri Carlo Calenda e Pier Carlo Padoan, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, i leader dei tre sindacati confederali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, l’ On. Antonio Boccuzzi (PD) ha consegnato una lettera aperta del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” al ministro Pier Carlo Padoan.

il Comitato ha ribadito ancora una volta come l’operazione salvaguardie, portata avanti negli ultimi anni, risulti viziata da profonde iniquità a causa della disomogeneità dei requisiti previsti a seconda delle modalità di esodo. Nella lettera si è chiesto un impegno, da parte delle forze politiche, per l’emanazione di una nona salvaguardia, affinchè si possano finalmente tutelare i 6000 ex lavoratori privi di salvaguardia e conseguentemente condannati all’indigenza.

La lettera del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati al ministro Padoan!

Vi riportiamo il testo integrale della lettera aperta degli esodati alle forze politiche, alle parti sociali, ai media consegnata a Padoan. «Con questa lettera aperta, il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati” intende esprimere alle personalità politiche, alle rappresentanze sindacali e datoriali e ai media, la forte preoccupazione nel merito dei toni di una campagna elettorale fortemente impattante sull’intera architettura previdenziale ed assistenziale del Paese qualora tali “promesse” dovessero mai trovare attuazione.

Non siamo qui a perorare la separazione amministrativa tra previdenza ed assistenza, cosa che comunque riteniamo necessaria e doverosa. La preoccupazione verte piuttosto sui possibili risvolti previdenziali dei ventilati e massicci provvedimenti assistenziali, ancorché privi di adeguate coperture economiche. Vi è della preoccupante irrazionalità nell’idea di una subitanea restaurazione di un regime pensionistico ormai materia di storia ma vi è altrettanta irrazionalità nell’illusorio convincimento di poter estendere a dismisura l’assistenza senza incidere sul sistema previdenziale.

Su questo, il Comitato si vede pienamente in sintonia con l’On. Cesare Damiano e il suo chiaro ammonimento a guardarsi dalle promesse che, sull’onda di un crescente populismo, a nostro avviso finirebbero con l’alimentare sentimenti di giustizialismo sommario verso il sistema previdenziale in essere. Non di becero giustizialismo abbisogna il Paese ma di competenza ed equità ad ispirare le persone che saranno chiamate a guidare il Paese. Competenza ed equità che, pur tra le rigide esigenze di bilancio, vanno riconosciute alla Commissione Lavoro uscente per i 150.000 ex lavoratori salvaguardati, sebbene altri 6.000 esodati restino tutt’ora abbandonati all’indigenza».

La salvaguardia degli esodati esclusi dalle salvaguardie è un’esigenza costituzionale!

Rimarca il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati”:«Come già avemmo modo di scrivere al Presidente Sergio Mattarella nel gennaio dello scorso anno, salvaguardare quei seimila ex lavoratori sarà anche un caso umanitario ma è soprattutto un’esigenza costituzionale laddove sussistono iniquità tali per le quali, tra due soggetti con identici requisiti, la legge introduce una sperequazione nel diritto che, nei casi più eclatanti ma non per questo sporadici, si estende su un arco di ben cinque anni e anche oltre.

Una campagna elettorale che promette miracoli contabili non può esimersi dall’impegno a sanare un vulnus costituzionale, dai costi per altro irrisori, che si protrae ormai da oltre sei anni. Questo impegno chiediamo oggi alle forze politiche e sindacali, non dimentichi del fatto che furono gli stessi vertici di Confindustria, nell’aprile del 2012, a stigmatizzare la rottura unilaterale del patto tra Stato e cittadini. Questo impegno continueremo a chiedere, attraverso i maggiori media e i siti internet dei quali disponiamo, non per raccogliere improbabili promesse ma per riaprire, fin da ora, un confronto costruttivo con le forze politiche, con i singoli parlamentari più sensibili alla questione e con le parti sociali. Nel frattempo, ringraziamo l’On. Antonio Boccuzzi per essersi fatto latore della presente”, conclude il Comitato “Esodati Licenziati e Cessati”.

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