Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e il presidente di Itinerari Previdenziali Alberto Brambilla, in recenti interviste hanno presentato il piano del governo Lega-M5S in merito al superamento della legge Fornero. L’esecutivo è al lavoro su diverse opzioni, introduzione della Quota 100, Quota 41 e la proroga opzione donna.
Riforma pensioni, Luigi Di Maio: emergenza sociale da realizzare subito.
Luigi Di Maio in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha parlato di riforma pensioni in termini di emergenza sociale da realizzare subito, visto l’alto numero di cittadini italiani che ogni giorno si lamentano con la classe politica in riferimento all’attuale sistema previdenziale, basato sulla legge Fornero.
Dunque, il vicepremier e ministro del Lavoro ha promesso la realizzazione di quota 100, introducendo questa nuova misura pensionistica nella Legge di Stabilità che sarà discussa il prossimo autunno in Parlamento. La “Quota 100” prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi.
Per quanto riguarda quota 41, invece, in queste ultime settimane, si sta ragionando sull’aumentare di un anno il requisito di anni di contributi richiesto che permetterebbe di andare in pensione con il solo requisito contributivo dei 42 anni e senza obbligo di raggiungimento di alcun requisito anagrafico. Secondo quanto si apprende, la quota 42, dovrebbe slittare al 2020.
Secondo le ultime dichiarazioni di Alberto Brambilla al quotidiano La Stampa, l’Ape sociale non sarà rinnovata per il prossimo anno. La cancellazione della misura porterebbe nelle casse dello Stato poco meno di 2 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’opzione donna, ovvero una proroga che consentirebbe alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito, l’assegno sarebbe calcolato solo con il regime contributivo.