In attesa di giungere martedì 18 dicembre in Aula , il disegno della Legge di Bilancio 2019 è ancora in Commissione bilancio al Senato. I lavori per l’esame degli emendamenti presentati continuerà anche oggi, a partire dalle 12. Secondo Graziano Delrio, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati, la Legge di Bilancio 2019 “va riscritta completamente perché mancano i saldi fondamentali: entrate ed uscite”.
Nonostante il braccio di ferro con l’Ue, il Vice Premier Matteo Salvini continua a rassicurare che non ci sono margini di trattativa su Quota 100. La misura per le pensioni anticipate sarà operativa a partire da aprile per gli autonomi e dopo qualche mese per i pubblici dipendenti. Quota 100 avrà portata triennale e consentirà di andare in pensione una volta raggiunti 62 anni d’età e 38 di contributi, senza penalizzazioni.
I difetti della Legge di bilancio 2019
“Stanno continuando a fare giochini, perché i conti non tornano. Questo è il vero problema di questa Manovra”, ha affermato Delrio, ne l’Approfondimento di Cesare Damiano su Retesole. Secondo l’Onorevole:”Dovranno ridurre le spese per almeno 8 miliardi”. Ma il vero problema è che non sono stati ancora prodotti i documenti che spieghino il funzionamento del Reddito di Cittadinanza e Quota 100. “Quindi è anche difficile prevedere le spese”, ha osservato Delrio. Inoltre per l’esponente del Pd, se Quota 100 venisse messa in campo, il Governo porrà dei criteri d’accesso molto restrittivi per ridurre la platea, tanto da fare perdere alla misura la sua efficacia.
Per Delrio il dialogo con l’Ue sulla legge di Bilancio 2019 è ostacolato dal fatto che Il Governo non dà l’idea di avere un progetto ad ampio spettro per lo sviluppo del Paese. “Il Reddito di cittadinanza e Quota 100 non sono i motori dello sviluppo“, ha precisato.
Il punto di Damiano
Cesare Damiano, candidato alla segreteria del Pd, ritiene che le forze politiche al Governo stiano utilizzando la legge di bilancio come propaganda per le elezioni europee, anziché avere il coraggio di dire “fin qui possiamo arrivare”. “Non ho mai visto al Senato il rifacimento totale di quanto era stato deciso alla Camera”, ha sottolineato.
Per l’esponente dem bisogna “incalzare il Governo a mantenere le promesse fatte”. “Purtroppo le risorse messe a disposizione, che verranno ulteriormente tagliate dall’Europa, non basteranno. Il Pd rivendichi la lotta alla povertà, la flessibilità previdenziale con le Quote, i 41 anni di contributi, la prosecuzione di Opzione Donna e la nona salvaguardia degli esodati”, ha osservato.