Riforma delle pensioni 2018. Continua il dibattito sulla riforma delle pensioni, dopo la presentazione del programma di Governo del centro destra che prevede l’abrogazione della legge Fornero. Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha sottolineato che sarebbe un errore gravissimo procedere in tale direzione, in quanto la legge Fornero “è uno dei pilastri del sistema pensionistico italiano e della sostenibilità finanziaria del Paese”.
Nunzia Catalfo, portavoce del M5S in Senato e membro della Commissione lavoro, ritiene che il proposito di abrogare la legge Fornero non sia credibile. “Chi ha votato la legge Fornero nel 2012, come Berlusconi e la Meloni, Forza Italia e la destra, ha credibilità zero nel proporre la sua abolizione oggi. Sono le solite promesse da Pinocchio di Berlusconi, quello del milione di posti di lavoro mai visti…”, ha affermato, come riportato da AdnKronos.
Il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, ha precisato che quello della cancellazione della Legge Fornero sulle pensioni è uno uno dei punti del programma del centro destra “Si tratta di fare una riforma delle pensioni che non sia penalizzante. La Fornero va corretta, anche la Corte Costituzionale è intervenuta, ma nessuno vuole farlo senza le dovute coperture”.
Pensioni e Legge Fornero: la distanza tra Berlusconi e Salvini.
Dopo l’accordo sbandierato da Matteo Salvini sulla riforma delle pensioni basata sulla cancellazione della Legge Fornero, si è assistito ad una precisazione di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia in merito. “Abbiamo parlato di eliminare gli aspetti ingiusti della legge Fornero, dopo un esame accurato con gli alleati. Supereremo la legge Fornero”, ha dichiarato. Toni decisamente più morbidi di quelli utilizzati dalla Lega. Nel post con cui ha sintetizzato il programma del centro destra, infatti, Berlusconi parla di “revisione” della Legge Fornero e non di abrogazione.
Riforma delle pensioni 2018: abolizione della legge Fornero anche per Rifondazione Comunista.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, a proposito della riforma delle pensini 2018 ha dichiarato:”E’ una vergogna che Salvini chieda l’abolizione della legge Fornero mentre la sedicente lista di “sinistra” di Grasso non inserisce il punto nel programma. Tantomeno lo fa il PD. D’altronde è stato il PD di Bersani insieme a Berlusconi ad approvare la legge Fornero durante il governo Monti. Si tratta di uno spettacolo indecoroso, con le forze che si dicono di sinistra che sono sul piano programmatico più a destra dei vari Salvini, Berlusconi e Meloni”.
Acerbo ha aggiunto:”Noi di Rifondazione Comunista, che parteciperemo alle elezioni con la lista “Potere al popolo”, siamo da sempre contro questa riforma che ha letteralmente massacrato i lavoratori e tolto il futuro ai giovani. Uno dei motivi per cui non abbiamo voluto entrare nella lista dalemiana è proprio la mancata volontà di mettere in discussione legge Fornero e altre porcherie. Per una vera sinistra l’abolizione della legge Fornero è priorità assoluta!».
Pensioni e Legge Fornero. Il punto di Michel Martone.
Michel Martone, professore ordinario di Diritto del lavoro ed ex viceministro del Lavoro, su”Il Foglio”ha spiegato i motivi per cui la Legge Fornero non deve essere abrogata.”Tutti ne parlano ma nessuno la abolisce. Questo è il destino della riforma Fornero delle pensioni”, ha affermato. Per Martone:” L’abolizione della riforma Fornero costerebbe, infatti, tra gli 80 e i 90 miliardi di euro” ed, inoltre, per “assicurare la tenuta del sistema previdenziale e a maggior ragione per finanziare l’abolizione della riforma Fornero che quasi tutte le forze politiche a parole dicono di volere, sarebbe necessario l’intervento diretto dello stato, il che significherebbe o aumentare il debito oppure aumentare le tasse”. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.