“E’ arrivato il momento in cui la politica deve trasformare le speranze in certezze ed è arrivato il tempo in cui le parole devono trasformarsi in fatti, scelte e priorità”, così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha sottolineato è necessario dibattere “sui fondamentali dell’economia italiana. Ora il Paese va governato. Servono scelte chiare. Non si può dire un giorno una cosa e un giorno un’altra”. Per Boccia “La riduzione del debito pubblico è il primo atto di responsabilità. In questo Paese non si può parlare solo di pensioni, ma di un patto ed equità generazionale”.
Riforma delle pensioni e Quota 100: le diverse opinioni a confronto.
Giovanni Centrella, il segretario generale del Selp – Sindacato europeo lavoratori e pensionati, chiede al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, di chiarire nello specifico in cosa consisterà la misura. In particolare, bisognerà “affermare con maggiore chiarezza quali saranno i paletti per raggiungere la ‘quota100’ come totale di età e contributi necessari per andare a riposo, perché un conto è sommare, ad esempio, 60 anni di età e 40 di contribuzioni, altro è fissare un’età minima di 64 con 36 di contributi”.
Centrella sottolinea che se Quota 100 dovesse prevedere un ricalcolo contributivo dell’assegno i pensionati, quest’ultimi potrebbero ricevere un assegno decurtato del 20%.
Roberto Ghiselli (Cgil) chiede chiarezza ed un confronto con i sindacati sulle nuove proposte avanzate dal governo.
Intervistato da Jobsnews.it, Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil, si è così espresso sulle proposte di modifica della legge Fornero, attraverso ad esempio l’introduzione di Quota 100:”Le considerazioni che si potrebbero fare al riguardo sarebbero diverse ma innanzi tutto sarebbe opportuno che il Governo precisasse le sue reali intenzioni, ad iniziare dai provvedimenti che intende inserire nella prossima legge di bilancio.
Ghiselli auspica un confronto sindacale, per evitare gli errori del passato. Secondo il segretario confederale della Cgil con i requisiti contributivi richiesti potrebbero essere tagliate fuori le donne, i lavoratori delle aree più deboli del paese, chi svolge lavori discontinui, chi ha avuto periodi di cassa integrazione, disoccupazione, malattia, e molti casi rientranti nell’Ape sociale, con queste nuove ipotesi vedrebbero addirittura peggiorate le loro condizioni.
Riforma delle pensioni: le riflessioni di Elsa Fornero sulle proposte del nuovo governo.
Elsa Fornero, ex ministro del lavoro nel governo Monti, e firmataria dell’attuale legge sulle pensioni, intervistata da Panorama si è così espressa sulle proposte di riforma del sistema pensionistico avanzate dal governo:”Modificare la mia riforma è possibile ma cancellarla è velleitario. Da quello che annunciano Lega e M5s, la Quota 100 sarà realizzabile con una riduzione volontaria della pensione. È quanto prevedeva anche la nostra riforma per età di pensionamento inferiori a 63 anni”.
Il vero problema è quello delle coperture:”Quando si parla di coperture si preferisce omettere che il denaro verrà preso in altri settori della spesa pubblica o aumentando il debito e dunque l’instabilità finanziaria. A pagare il conto saranno i nostri figli e nipoti“.
Pensioni 2019: pubblicati i nuovi coefficienti di trasformazione da applicare per il calcolo delle pensioni relative al prossimo biennio 2019 e 2020.
Intanto, con il D.M. del Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia, sono stati pubblicati i nuovi coefficienti di trasformazione da applicare per il calcolo delle pensioni relative al prossimo biennio 2019 e 2020. In particolare, tali coefficienti si sono rivelati più bassi di quelli in vigore nel triennio precedente. Di conseguenza, ciò determinerà delle pensioni più basse per i pensionati.
A partire dal prossimo anno, chi si ritirerà dal lavoro percepirà una pensione annua inferiore, mediamente, di oltre l’1% rispetto a chi ci è già andato o ci andrà quest’anno. Il decreto che lo stabilisce è il dm 15 maggio del ministero del lavoro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che fissa i coefficienti di trasformazione del montante contributivo validi dal 2019 al 2021 (i coefficienti che applicati al totale dei contributi versati durante la vita lavorativa, determinano l’importo annuo di pensione cui ha diritto il lavoratore). Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.