Riforma pensioni, oggi 28 giugno 2018: le ultime novità su età pensionabile ed aspettativa di vita!

Dal 1° gennaio 2019 cambieranno i requisiti per accedere alla pensione a seguito dell’adeguamento delle aspettativa di vita Istat. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti pensionistici per il 2019, adeguati agli incrementi della speranza di vita stimata dall’Ente Nazionale di statistica.

Pensioni: i nuovi requisiti per il 2019.

L’Istat ha rilevato un aumento delle aspettative di vita di 5 mesi (rispetto al 2013) e per questo, come stabilito dalla Legge Fornero, anche i requisiti per la pensione dovranno adeguarsi. Per richiedere la pensione di vecchiaia contributiva si dovrà raggiungere 71 anni e 3 mesi di età e con 5 anni di contributi versati.

A seguire, per la pensione di vecchiaia, 67 anni e 3 mesi con 20 anni di contributi. Per la pensione anticipata, 43 anni e 3 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 3 mesi di contributi per le donne, contro i 42 anni e 10 mesi e 41 anni e 10 mesi previsti attualmente. Tali requisiti si applicano indistintamente ai lavoratori dipendenti, agli autonomi nonché ai lavoratori del pubblico impiego. Dal 2021 è previsto un ulteriore adeguamento alla speranza di vita.

Per i lavoratori precoci di cui all’articolo 1, co. 199 della legge 232/2016, 41 anni e 5 mesi di contributi. Per Ape Volontario, ovvero il prestito anticipato pensionistico che viene poi ripagato con le trattenute sul futuro assegno pensionistico, con 63 anni e 3 mesi di età.

Per la pensione anticipata contributiva si dovrà raggiungere 64 anni e 3 mesi di età e 20 anni di contributi versati. Le recenti novità hanno modificato, a decorrere dal 1° gennaio 2019, anche i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva per l’accesso alla pensione con il c.d. sistema delle quote, i quali sono ulteriormente incrementati di 0,4 unità.

Per il biennio 2019-2020, si dovrà avere almeno 35 anni di contributi e di un’età anagrafica minima di 62 anni, raggiungimento di quota 98 per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, almeno 35 anni di contributi e minimo 63 anni, raggiungimento di quota 99 per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps.

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