La riforma delle pensioni ideata dal Governo composto da Lega e Movimento Cinque Stelle vedrà la luce? Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed i Vice Premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio assicurano di sì. Nel corso dell’incontro tenuto ieri sera a Palazzo Chigi sulla manovra finanziaria, il Presidente Conte ha riferito l’esito dell’incontro di Bruxelles con i vertici della Commissione europea. Nel comunicato ufficiale che ha illustrato i dettagli della riunione si legge: “Sono stati valutati gli emendamenti di iniziativa parlamentare al Ddl sulla legge di bilancio e concordati quelli che saranno oggetto di approvazione. Per quanto riguarda il dialogo in corso con le istituzioni europee, si è convenuto di attendere le relazioni tecniche sulle proposte di riforma che hanno più rilevante impatto sociale, al fine di quantificare con precisione le spese effettive. Le somme recuperate saranno riallocate, privilegiando la spesa per investimenti, con particolare riferimento a quelle necessarie a mettere in sicurezza il territorio e a contrastare il dissesto idrogeologico”.
“Non è una questione di decimali, obiettivo del Governo è rilanciare la crescita e lo sviluppo. Confermati gli obiettivi già fissati, in particolare sulle pensioni, sul reddito di cittadinanza e sulla tutela del risparmio”, hanno chiarito Conte, Di Maio e Salvini.
Pensioni 2019: l’introduzione di Quota 100.
Parlando strettamente di pensioni, nel comunicato si legge la frase: “Confermati gli obiettivi già fissati, in particolare sulle pensioni”. Ciò lascerebbe intendere che l’introduzione di Quota 100 non sia stata messa in discussione. Potrebbe subentrare qualche correzione sugli interventi previsti dopo la lettura delle relazioni tecniche che quantificheranno le spese effettive “sulle proposte di riforma che hanno più rilevante impatto sociale”.
In un’intervista rilasciata ad AdnKronos, il Ministro dell’Interno Salvini ha dichiarato che si potrebbe andare in pensione con Quota 100, già a partire dai primi mesi di febbraio. “E dico febbraio perché, se la manovra l’approvi entro fine dicembre, ci vuole il tempo tecnico di far partire la macchina”, ha precisato.
Per quanto rigurda la platea di riferimento, Salvini ha affermato:”Gli aventi diritto sono 600mila .Noi mettiamo a disposizione di questi 600mila una possibilità, se poi la coglieranno in 500mila o 200mila non lo so, sicuramente in tanti l’aspettano come una salvezza”.