A ventiquattro ore dal crollo del Ponte Morandi, costato la vita ad oltre quaranta persone, Genova fa i conti con lo shock generale. E rialzarsi diventa molto difficile per l’intero capoluogo ligure. Tra quelli passati indenni sul luogo del misfatto pochi minuti prima del disastro, c’è anche Domenico Criscito. Il terzino del Genoa, di ritorno dall’avventura in Russia, ripercorre quelle terribili ore: ” Sono atterrato a Genova alle 11.20 con un volo da Parigi, ho preso subito la macchina. Sono tornato a casa, poi mi ha chiamato un amico con cui mi ero sentito prima. Mi ha chiesto dove fossi, ho risposto che mi trovavo a casa, lui mi ha detto che era appena crollato il ponte Morandi, dove ero passato poco prima. È stata una questione di minuti. ”
Criscito sotto shock: “Siamo in lutto”!
“Siamo in lutto, ma faremo qualcosa. Sono stato fortunato, ma altre persone no. Ogni genovese passa quel ponte quasi tutti i giorni, noi per venire al campo e altri per andare a lavorare. Ed è un peccato che nel 2018 succedano ancora queste cose. Io come capitano del Genoa sono vicino ai familiari delle vittime, ora ci stiamo allenando ma saranno due giorni di lutto. Siamo professionisti, dobbiamo farlo, ma dentro di noi c’è dolore”.
Nelle intenzioni del terzino del Grifone c’è l’organizzazione di iniziative volte a risollevare il morale della città: “Abbiamo già parlato con gli altri e faremo qualcosa. Genova è una città bellissima, dobbiamo ripartire, essere forti e restare uniti. Trenta persone non ci sono più e bisogna cercare di fare il possibile per far rivivere questa città nel migliore dei modi possibili. Io, da capitano, voglio essere d’aiuto”.
Anche in casa blucerchiata si avverte fortemente lo shock per quanto accaduto ieri. Prende corpo l’ipotesi di un rinvio della prima di campionato allo stadio Luigi Ferraris. Pare che il Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero abbia già inoltrato la richiesta di posticipare la sfida contro la Fiorentina.