Riforma pensioni 2018: le ultime novità su Opzione donna

Riforma delle pensioni: proroga di Opzione donna. Le ultime novità sulla riforma delle pensioni vengono dall’introduzione della proroga di Opzione donna nel programma elettorale di alcune forze politiche. “Vi informo che la Proroga di Opzione Donna è stata inserita nel Programma di Liberi e Uguali che è stato depositato, insieme alla nona salvaguardia esodati. Questa comunicazione è stata fornita ufficialmente da Stefano Fassina“, ha segnalato il Movimento Opzione Donna. “Il Movimento Opzione Donna auspica che questa garanzia di un impegno in ambito previdenziale possa essere l’avvio di una più ampia riflessione finalizzata alla introduzione di una regolamentazione per una stabile flessibilità nell’accesso alla pensione delle Donne”.

Pensioni al femminile ed Opzione donna. 

Analizzando gli effetti del brusco innalzamento dell’età pensionabile, dovuto alla legge Fornero sulle pensioni, il Movimento Opzione donna ha affermato:”Opzione Donna era una norma disponibile per applicare quella prudente gradualità che le condizioni delle donne suggerivano, alla luce delle loro carriere discontinue, del numero ridotto di contributi versati (sempre insufficienti per raggiungere “il traguardo”, peraltro aumentato inesorabilmente dalla “indiscutibile ADV”), della crisi del mondo del lavoro che dal 2012 ha iniziato a “rubare i posti di lavoro ancora principalmente alle donne”.

Ed ha aggiunto:”Opzione Donna rappresentava la “via di uscita” che non è stata applicata nell’interesse delle donne come era doveroso e dovuto, mirando invece ad una conclusione impropria ed immotivata della sperimentazione, in mancanza peraltro di una puntuale verifica della sperimentazione alla data del 31.12.2015, che avrebbe dimostrato la forte richiesta da parte delle donne di una flessibilità nell’accesso al regime pensionistico, anche a costo di rinunce ad una parte della propria pensione”.

Per il Movimento Opzione Donna:”Il governo uscente ha peggiorato ulteriormente la condizione delle donne non solo decidendo arbitrariamente di non prorogare Opzione Donna, unica misura che permetteva un accesso più equo per le donne alla pensione, ma ha addirittura avviato iniziative ghettizzanti, di tipo assistenziale e non previdenziale, rivolte ad una platea ridottissima di donne sessantatreenni, disoccupate ed in particolare stato di bisogno, uniche a poter anche beneficiare di una “forma di risarcimento” al lavoro di “cura” e alla maternità.
Le donne italiane hanno pagato l’operazione contabile da presentare in Europa per ridare credibilità al Paese sui mercati.Le donne italiane hanno sallvato il Paese dal rischio default della fine del 2011″.

Il Movimento Opzione Donna continua a chiedere la proroga di Opzione donna al 2018, quale “diritto che è stato negato alle donne”. “Riteniamo altresì indispensabile che venga introdotta e regolamentata una stabile flessibilità nell’accesso alla pensione delle donne che garantisca in maniera permanente la possibilità per esse di uscire dal mondo del lavoro“, aggiungono le donne del Movimento Opzione Donna, che chiedono “che le somme recuperate siano riammesse nel sistema previdenziale e di welfare, al fine di contribuire a finanziare un “Piano di azione nazionale” vincolante che realizzi una parità di genere, senza dover rinunziare alle specificità di genere, a tutt’oggi ancora svalutate e trascurate”. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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