Riforma delle pensioni 2018. Le ultime novità su flessibilità in uscita, Opzione donna e legge Fornero

Il contratto di governo stipulato dal Movimento Cinque Stelle e la Lega, tranne qualche limatura, è pressoché concluso. La trattativa continuerà per la scelta del Presidente del Consiglio. Nel capitolo dedicato alle pensioni del documento si legge: “Occorre provvedere all’abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma delle pensioni cosiddetta Fornero, stanziando 5 miliardi per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse. Daremo fin da subito la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti”.

“Inoltre è necessario riordinare il sistema del welfare prevedendo la separazione tra previdenza e assistenza. Prorogheremo la misura sperimentale ‘opzione donna’ che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili”.

Riforma delle pensioni 2018: modifiche alla legge Fornero.

Il testo del contratto esprime una sintesi della riforma delle pensioni che potrebbe vedere la luce con un Esecutivo formato dal M5S e la Lega. Riguardo alla legge Fornero, “far sparire la legge costerebbe all’incirca 20 miliardi”, ha osservato l’economista Mario Baldassarri, su “le formiche.net”. “Loro dicono di volerne recuperare su per giù una quindicina. Dunque alla fine tutta questa operazione comporterebbe una manovra da 5 miliardi, un po’ pochina come correzione”, ha aggiunto.

“La riforma Fornero è stato uno scippo nei confronti di milioni di persone: occorre tornare a un sistema di flessibilità per uscire dal mercato del lavoro. Ma non pensiamo di finanziare questi interventi abbassando gli assegni pensionistici, ha affermato il segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani, intervenendo al congresso nazionale del sindacato a Napoli. Per il sindacalista, l’eventuale superamento della legge Fornero “non va discusso sulla piattaforma Rousseau, ma un governo degno di questo nome deve farlo confrontandosi con i sindacati”. Qui puoi trovare le ultime news e novità su riforma pensioni.

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